rassegna stampa

Rispunta Dodò. Bradley pronto, Pjanic no

(Il Tempo – A.Serafini) Ripartire subito cominciando a raccogliere i cocci: anche dall’infermeria. Il primo giorno di ripresa a Trigoria, dopo la terribile notte di Torino, consegna a Zeman qualche sorriso in vista della prossima sfida...

Redazione

(Il Tempo - A.Serafini) Ripartire subito cominciando a raccogliere i cocci: anche dall'infermeria. Il primo giorno di ripresa a Trigoria, dopo la terribile notte di Torino, consegna a Zeman qualche sorriso in vista della prossima sfida casalinga con l'Atalanta.

Una folta chioma riccia in mezzo ai compagni infatti, ha segnalato il tanto atteso ritorno in campo di Dodò: primo acquisto dell'ultima sessione di mercato ancora in attesa di segnare l'esordio ufficiale con la sua nuova maglia. Un'ora di lavoro atletico con il gruppo e nessun rischio di ricadute, assicurano dal «Bernardini», per il brasiliano che nelle due ultime due settimane ha lavorato duramente tra palestra ed esercizi di potenziamento. Abbandonato il lettino della fisioterapia quindi, Dodò scenderà in campo anche oggi, (soltanto per una seduta sulle due in programma), continuando una tabella di marcia, che se verrà rispettata, potrebbe regalargli la prima convocazione per la trasferta con il Genoa del prossimo 20 ottobre.

Gli stessi tempi stabiliti (nazionale bosniaca permettendo) per il ritorno di Pjanic, che dopo la lesione all'adduttore, ha cominciato ieri il percorso riabilitativo. Dovrà aspettare molto meno invece Bradley, pronto per la sfida con gli orobici. L'americano ha superato definitivamente i vari problemi muscolari. Balzaretti ha smaltito lo stato febbrile assicurando i tifosi presenti a Trigoria: «Per domenica ci sono, mi sento molto meglio», anche se nell'intensa seduta fisica di ieri, il terzino è uscito anticipatamente dal campo evitando il ritorno sui tanto temuti gradoni. Prima della seduta, nel quartier generale giallorosso è stato avvistato anche Giorgio Perinetti, fresco dimissionario dalla carica di direttore generale a Palermo.

Nella caotica situazione capitolina non c'è spazio però per pensare a nuovi ingressi: il dirigente ha sfruttato la visita romana per salutare Destro e Balzaretti, vecchie conoscenze ai tempi di Palermo e Siena.