rassegna stampa

Rimpianto Frosinone: Ibarbo era nostro

«Avevamo l'accordo, non era un'idea campata in aria, ma ci siamo scontrati con una serie di problemi legati alla proprietà del cartellino e poi quando si presentano squadre come il Watford non puoi competere» dice il DS Giannitti

Redazione

«Stiamo entrando pian piano nell’ottica della Serie A, dobbiamo fare in fretta, ma bisogna concedere ancora un po' di ambientamento alla squadra».

È quasi un mantra quello che viene ripetuto in questi primi giorni di Serie A a Frosinone e il diesse Marco Giannitti non fa eccezione.

Il dirigente ha parlato a 360° di questo avvio di stagione, ha confermato che la gara con la Roma sarà una sfida monumentale, ma anche questa fa parte del percorso di entrata nella massima serie e non si dovranno fare drammi nel caso dovesse arrivare un'altra sconfitta. «Ricordatevi il Sassuolo due anni fa, - ha detto Giannetti - tutti lo davano per spacciato e poi alla fine si è salvato».

Poi il direttore sportivo ha risposto a chi, in maniera un po' affrettata, già storce la bocca di fronte alle sconfitte: «Questa è una squadra che deve lottare fino all'ultima partita per la salvezza, non dimentichiamoci di quello che abbiamo fatto negli ultimi due anni».

Qundi un bilancio sul mercato Giannitti si è detto soddisfatto, sottolineando che «cercavamo un portiere dopo l'uscita di Pigliacelli e abbiamo preso Gomis. Castillo sta bene e può diventare un patrimonio, Tonev vi stupirà».

Poi su Ibarbo: «Avevamo l'accordo, non era un'idea campata in aria, ma ci siamo scontrati con una serie di problemi legati alla proprietà del cartellino e poi quando si presentano squadre come il Watford non puoi competere».

Stellone ha detto stop al mercato? Giannitti risponde no. «Abbiamo chiuso il mercato e non c'erano altri profili che avrebbero potuto fare al caso nostro, noi stiamo dando continuità ad un progetto nato due anni fa e siamo perfettamente in linea». Ora tocca a Stellone.

(F.Cortina)