rassegna stampa

Ranieri si defila: “Vado via a giugno”

LaPresse

Il tecnico giallorosso: "Una volta firmato il contratto avevo già deciso. Sapevo che ero venuto qui nel momento di bisogno"

Redazione

Tre mesi sul ponte di comando e poi l'addio. Ranieri, nella conferenza in vista della Juventus, ha ribadito ancora una volta le sue intenzioni per il futuro, spiegando che nel raccogliere l'eredità di Di Francesco ha compiuto un gesto d'amore: "Sono venuto perché Roma mi ha chiamato e essendo un tifoso sono arrivato con tutto l'entusiasmo e la buona volontà. Una volta firmato il contratto avevo già deciso. Sapevo che ero venuto qui nel momento di bisogno. Finito il campionato finisce il mio lavoro". Chiusa la parentesi sul proprio avvenire, il tecnico di Testaccio ha confermato il pensiero di Pallotta sulla necessità di costruire un impianto di proprietà che permetta di ridurre il gap con i bianconeri, che da otto anni dominano in Italia: "Per le top squadre la Juve è un grossissimo punto di riferimento. Per questo per la Roma è vitale avere lo stadio di proprietà, poi potrà cominciare la rincorsa su di loro. Senza lo stadio avrà grosse difficoltà".

Guardando al campo Ranieri ha chiesto ai suoi una reazione d'orgoglio per i tifosi: "Siamo lì per la Champions, non dobbiamo lasciare nulla d'intentato. La cosa più importante è non avere il rammarico di queste tre partite. Diamo il massimo, poi tireremo le somme". Riflettendo sui singoli l'allenatore giallorosso ha elogiato Zaniolo per l'impegno profuso, spiegando con le difficoltà in fase difensiva lo scarso impiego di Under: "È normale che Nicolò non sia sempre al 100%. Negli ultimi giorni lo vedo rinfrancato, determinato e voglioso. Cengiz non può restare avanti, deve chiudere la squadra e migliorare l'aspetto di perdita di palla". Ranieri non ha voluto dare alibi al gruppo per la prestazione con il Genoa, nonostante il chiacchiericcio esterno: "Il bailamme c'è in ogni società e in ogni squadra, fa parte del calcio. Gli addetti ai lavori devono essere concentrati sul lavoro e avere il focus sulla partita".

Sul fronte ds continuano le dichiarazioni di Cairo su Petrachi: "Rimarrà con me fino al 2020, non c'è problema". Come riporta Il Tempo, il presidente del Torino per accettare le dimissioni del dirigente già al lavoro per Pallotta vuole un indennizzo, che potrebbe arrivare intavolando una trattativa per Nkoulou o Sirigu, giocatori che il leccese vorrebbe portare con sé alla Roma. Per avere un quadro più chiaro bisognerà attendere il termine del campionato.