rassegna stampa

Radja: “Gare così l’anno scorso non le vincevamo”

Il centrocampista giallorosso ha regalato tre punti ai suoi compagni con un sinistro dalla distanza, ora la testa è già alla prossima sfida: quella con la Juventus

Redazione

Se c’è una partita in bilico, statene certi che da un momento all’altro spunterà lui. Un altro gol pesante, un’altra magia di Radja Nainggolan, sempre pronto ad alzare il volume dell’Olimpico. Anche ieri sera la tribuna si è fermata lo ha aspettato dopo le interviste del post gara per concedergli gli onori della vittoria. Tra le più pesanti del campionato a pochi giorni dalla temibile trasferta con la JuventusNon voglio pensare a loro, dobbiamo concentrarci su noi stessi. Non chiedetemi come finirà, so soltanto che combatteremo e giocheremo per vincere». Il centrocampista poi analizza onestamente la battaglia appena vissuta con il Milan, avversario più temibile delle previsioni: «È uscito fuori il carattere – prosegue il Ninja – e non è certo la prima volta in questa stagione. L’anno scorso queste partite non le avremmo mai vinte, ci sono state occasioni in cui eravamo belli e non si vinceva, oggi (ieri, ndr) non abbiamo giocato bene ma sono usciti fuori i tre punti, siamo sulla via buona e dobbiamo crederci».

Sulla via dell’onestà anche Kevin Strootman: «Per fortuna che hanno sbagliato il rigore, noi non abbiamo giocato bene e sinceramente non abbiamo creato tante occasioni. Però si può vincere anche così, i tre punti del derby sarebbero stati inutili senza questa vittoria con il Milan». Anche con l’olandese è vietato parlare di Juventus: «Scudetto? Non dobbiamo parlarne, conta soltanto quello che dice il campo. Anche perché loro sono fortissimi, vincono facilmente le partite e vengono da 5 scudetti consecutivi. Non credo serva altro per spiegare che partita sarà». Intanto è bastata la mano di Szczesny, pericolosa, quanto fondamentale per il risultato finale: «Avevo studiato Niang, sapevo che avrebbe cambiato angolo. Il rigore l’ho procurato io, quindi dopo mi sono sentito sollevato. Avanti così».

(A. Serafini)