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Il Tempo

Punto di rottura

Punto di rottura - immagine 1

La Roma aggiunge un altro capitolo più amaro che dolce alla sua stagione sin qui mediocre

Redazione

Non riuscire a essere felici neppure dopo un gol al novantaquattresimo, stavolta convalidato si legge su Il Tempo. Il 2-2 ottenuto in extremis sul campo del Sassuolo non aggiunge nulla alla classifica - che anzi peggiora col sorpasso della Lazio e quello possibile della Fiorentina - tantomeno nel giudizio sulla squadra. E su Mourinho, perché anche stavolta il portoghese dovrebbe prendersi le sue colpe. Ha sbagliato la formazione iniziale, scegliendo un centrocampo senza muscoli e, ancora una volta, un ragazzo come Felix che magari «si farà» ma ad oggi non è assolutamente pronto per giocare titolare nella Roma. Tardivi i cambi, che almeno hanno portato al gol del pareggio sull’asse Veretout-Cristante, l’ennesimo su calcio piazzato come lo era stato il penalty del vantaggio firmato da Abraham, quarto rigorista stagionale. In mezzo due errori imperdonabili di Rui Patricio, tradito da una deviazione di Smalling su un cross innocuo, e di Karsdorp che su un traversone dalla trequarti si è dimenticato che non si marca «da dietro» e ha concesso a Traoré tempo e spazio per far ciò che voleva nell’area giallorossa. L’espulsione di Ferrari per doppio giallo e un po’ di energia portata dai subentrati ha aiutato la Roma a non perdere la dodicesima partita della stagione. Non può bastare l’assenza di Zaniolo per squalifica, aggiunta a quelle degli infortunati El Shaarawy (non è neppure partito per Reggio Emilia), Ibañez e Spinazzola, o la scarsa condizione di un Pellegrini rimasto in campo sin troppo, per giustificare un’altra prestazione scialba, noiosa, con pochissima qualità e tanti errori. La Roma di Mourinho è una squadra sempre più triste, il bilancio resta deludente e al di sotto delle attese.