Una partita da giocare e vincere nonostante in questa settimana si sia pensato molto di più a ciò che succedeva fuori che alle vicende di campo, come riporta Il Tempo.
rassegna stampa
Prove di pace Fonseca-Dzeko
Si è messa in moto la macchina della diplomazia di Trigoria, che già da ieri ha iniziato il proprio pressing su entrambi i fronti per arrivare ad un armistizio
Terminato il girone d’andata con 37 punti (uno in più sul campo) per la Roma è tempo di dimenticare almeno per 24 ore tutte le polemiche scaturite dopo la lite andata in scena nel tunnel degli spogliatoi post-eliminazione con lo Spezia tra Dzeko e Fonseca e di concentrare tutte le energie sul confronto con il Verona, reduce dal successo col Napoli. I giallorossi disputeranno la sfida contro gli uomini di Juric ancora privi dell’attaccante bosniaco, che per tutta la settimana si è allenato a parte, ufficialmente per alcuni acciacchi muscolari.
A guidare l’attacco ci sarà di nuovo Borja Mayoral. "Sono molto soddisfatto del suo rendimento, sta giocando bene, ha fatto buone partite e sta lavorando per la squadra. È in un buon momento", le parole di Fonseca - ma con la trattativa con l’Inter che è ormai saltata ("Gli agenti sono stati un po' audaci nel portare avanti una trattativa senza fare i conti con l'oste. Lo scambio si è chiuso ancor prima di essere aperto", Marotta dixit) si è messa in moto la macchina della diplomazia di Trigoria, che già da ieri ha iniziato il proprio pressing su entrambi i fronti per arrivare ad un armistizio. Il trasferimento di Sanchez nella Capitale e la contestuale partenza di Dzeko in direzione Milano avrebbero risolto una questione interna allo spogliatoio più che rinforzare la rosa, ma ora, con meno di due giorni al gong finale del calciomercato è iniziata l’opera di Tiago Pinto per cercare di rimettere insieme i cocci e arrivare sino a fine stagione ponendo davanti a tutto il bene della squadra più che i singoli protagonisti.
Al momento da parte del tecnico e del centravanti bosniaco vengono mantenute delle posizioni rigide e sarà un duro lavoro quello di farli arrivare a una tregua: Fonseca non cambia idea dopo aver tolto la fascia da capitano a Dzeko per darla a Pellegrini, mentre l’ex bomber del City chiede di essere nuovamente riconosciuto come leader del gruppo e di tornare a giocare. Di certo oggi si penserà alla partita e, a meno di offerte last minute, da domani entrerà ancora di più nel vivo il tentativo di distendere gli animi: "Capisco - ha detto l’allenatore in conferenza sull’argomento - la vostra curiosità, ma è un tema di cui non voglio parlare adesso. Vediamo la prossima settimana. Ci sono state tante speculazioni alle quali non voglio contribuire. Bisogna pensare alla partita contro una grande formazione, alla Roma e a quanto sarà importante vincere. Destabilizzati dalla situazione? Basta vedere come la squadra ha giocato con lo Spezia, dice tutto…".
Fonseca, apparso più che felice per il ritorno di El Shaarawy, ha annunciato che non farà alcun calcolo in vista della Juventus e non risparmierà i diffidati, ritrovando Mkhitaryan dal primo minuto sulla trequarti e puntando ancora su Pau Lopez in porta nonostante il recupero di Mirante. Al di là di ogni polemica c’è un match da vincere.
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