Prova di forza di Pjanic & Co. con qualche segnale d’allarme

Roma decimata dal crudele ritorno del Generale Inverno. L'influenza toglie a Spalletti giocatori importanti: soltanto venti minuti per un Manolas non al meglio della condizione, addirittura dieci minuti finali per Dzeko, l'unico che può sfruttare eventuali rilanci lunghi della difesa. Ma tutto questo non impedisce a Luciano Spalletti di infilare la sesta perla consecutiva in campionato e di insediarsi per il momento al terzo posto, in attesa che scenda in campo la Fiorentina, alle prese con un avversario di primissimo piano.

Nella partita spettacolare, la Roma ha accusato soltanto venti minuti di calo fisico che ha prodotto qualche segnale di allarme nella parte iniziale di una ripresa che la vedeva comunque in vantaggio. Quando è arrivato il terzo gol a mettere la parola fine virtuale allo scontro, il tecnico giallorosso ha potuto respirare e affidarsi alla sapienza dei suoi palleggiatori per tenere l'Empoli lontano dall'area di rigore giallorossa. Due esecuzioni balistiche prestigiose, come il destro da lontano di El Shaarawy e la replica di Pjanic su una punizione respinta dalla barriera, hanno fatto la differenza. Il secondo sigillo del Faraone è servito soltanto a dare un più realistico riscontro numerico a una partita che la Roma ha meritato di vincere per la qualità del suo gioco, sempre più interessante e piacevole da vedere.

Nella tre giorni degli incroci pericolosi, ruba la scena la sfida dello Stadium tra la Juventus capolista e l'Inter. Mancini spera di riguadagnare posizioni dopo il crollo verticale che l'ha portato a dieci punti da quella vetta che aveva presidiato nella prima parte della stagione con vittorie di stretta misura, mai onorate da un gioco convincente. Ma un duello di vertice sarà anche quello del Monday Night tra Fiorentina e Napoli, che si sono tolte i disagi del giovedì da dedicare all'Europa League, ma dovranno recuperare fiducia e autostima. Poche ore prima, la Lazio ospiterà all'Olimpico il Sassuolo, Pioli vuole sfruttare il momento positivo di una squadra che sta giocando bene come poche altre.

(G. Giubilo)