Messa da parte l'Europa, in attesa che l'unica superstite torni in campo per contendere al Barça il primato, ha ripreso la rincorsa finale l'élite nazionale, spalancando le braccia a una matricola inattesa. Per la prima volta la nostra regione ha tre squadre nella massima serie, dopo che il Frosinone ha messo al sicuro il suo salto di categoria con la vittoria sul Crotone. Ancora un boomerang, dunque, sugli auspici di Lotito: che qualche mese fa aveva delineato come una sciagura la possibile presenza in Serie A del Carpi e, appunto, del Frosinone. Pochi incassi, orizzonti cupi. Adesso i tifosi laziali sono autorizzati a sperare in un'altra profezia, la loro squadra vista dal presidente come un problema per l'economia della prossima Champions, sarebbe una garanzia per l'approdo dei biancocelesti all'Europa maggiore.
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La pressione torna sulle spalle dei giallorossi
Garcia ha tentato di ricaricare le pile, ma i giocatori dovranno sentire il dovere di raschiare il barile delle energie per non mancare il residuo obiettivo rimasto, la qualificazione alla Champions
Ma intanto a Marassi, una sfida che onora l'alta classifica, narra la favola bella di Santiago Gentiletti, tornato in campo dopo mesi. Non soltanto difende alla grande, ma segna di ginocchio il gol che regala alla Lazio una vittoria che vale doppio, perché la riporta al secondo posto con due punti sui cugini. Merito pieno per i laziali, predominanti nella prima mezz'ora giocata a ritmi frenetici, la partita a scacchi la stravince Pioli. Perché se è vero che la Samp manca due occasioni clamorose con Obiang e Eto'o, è anche vero che dopo il vantaggio la Lazio ha ripreso a dominare la scena, devastando in contropiede la difesa ligure. Candreva su tutti.
Per la Roma, indecifrabile mistero dopo uno strepitoso avvio e un declino inarrestabile, il primo dei due confronti interni a cavallo del derby. Stasera l'Udinese e a chiudere il sipario il Palermo, intento soprattutto a impinguare le casse sociali, anzi il portafoglio di Zamparini, Dybala già juventino. Per tre presenze consecutive all'Olimpico, che nel girone di ritorno è diventato il più arcigno dei nemici per i giallorossi, anche se il fondo è stato toccato nella San Siro milanista. Tra paternali e simulacri di ritiri, Garcia ha tentato di ricaricare le pile, ma i giocatori dovranno sentire il dovere di raschiare il barile delle energie per non mancare il residuo obiettivo rimasto, la qualificazione alla Champions, dopo aver mancato tutti i traguardi stagionali, l'Europa di lusso e quella dei poveri, poi anche la Coppa Italia. Forse tornerà Totti a guidare l'attacco dall'inizio, peseranno l'assenza di Florenzi e qualche acciacco di altri protagonisti. Anche senza grandi motivazioni, i friulani avranno il vantaggio di giocare con animo leggero, tutta la presione sulle spalle della Roma, al momento non solidissime.
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