rassegna stampa

Prendi il derby e scappa

Tra le tante storie da seguire nella partita, domani va in onda «Prendi il derby e scappa» interpretato da Destro e Klose, che a parte l’iniziale del nome hanno davvero poco in comune.

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Il derby come un film di Woody Allen. Solo che prima di darsi alla fuga Destro e Klose vanno a caccia di gol e non (ancora) di soldi.

Tra le tante storie da seguire nella partita, domani va in onda «Prendi il derby e scappa» interpretato da Mattia e Miro, che a parte l’iniziale del nome hanno davvero poco in comune. Ma nella circostanza sembrano uniti da un destino comune: sedersi in panchina e aspettare il proprio momento, con la consapevolezza che potrebbe essere uno degli ultimi con la rispettiva maglia.

Destro è l’uomo che agita i pensieri romanisti in queste ore, forse più dell’ansia da stracittadina. Dopo l’ennesima bocciatura di Udine s’è capito che la sua partenza a gennaio non può più essere esclusa a priori. Garcia lo ha virtualmente bloccato durante le vacanze natalizie, «ci serve per vincere lo scudetto, è il miglior attaccante italiano» ha detto in sintesi a Sabatini, ma alla prima prova del campo si è clamorosamente smentito: al Friuli non solo gli ha preferito ancora un Totti non al 100%, poi ha fatto alzare addirittura Emanuelson dalla panchina dove è rimasto seduto, sconsolato, il bomber marchigiano.

A quel punto Destro ha chiesto al suo procuratore di portarlo via, al Milan se possibile. Galliani lo insegue da tempo e ieri ne ha parlato con Berlusconi in visita nel centro sportivo rossonero. «Destro? Destro, sinistro... non faccio nomi, il mercato è dinamico, vediamo se succederà qualcosa» il messaggio neppure troppo criptico dell’Ad milanista.

La sera prima Sabatini ha fatto capire a lui e al procuratore Vigorelli che la Roma non accetta contropartite (Pazzini) ed è disposta a cedere Destro solo di fronte a un’offerta da 20 milioni: 4-5 subito e il resto tra un anno o 18 mesi per il riscatto obbligatorio. Nel frattempo il diesse giallorosso si sta procurando un’alternativa all’altezza. Non è escluso che la Roma scelga un altro attaccante esterno da aggiungere nel tridente, piuttosto che un centravanti di scorta. A Trigoria ragionano così: «Perché spendere soldi per un attaccante che rischia, come Destro, di restare all’ombra di Totti?».