(Il Tempo - A.Serafini)Terminato il mercato, a Trigoria si stringe la cinghia per far tornare i conti. Nonostante il saldo attivo di circa venti milioni registrato tra acquisti e cessioni, il gruzzoletto messo da parte non riuscirà comunque a coprire interamente il segno meno che si andrà a materializzare nella prossima certificazione di bilancio.
rassegna stampa
Pjanic in lista d’attesa
(Il Tempo – A.Serafini) Terminato il mercato, a Trigoria si stringe la cinghia per far tornare i conti.
L’ad Fenucci ha tenuto d’occhio le operazioni condotte da Sabatini, visto che all’orizzonte c’è la preoccupazione dei rinnovi. Se i discorsi con capitan Totti (pronto per lui un nuovo biennale da giocatore più il contratto da dirigente) sono piuttosto avanzati, ottobre sarà il mese buono per parlare anche del prolungamento di Pjanic. Il contratto del bosniaco scadrà nel giugno del 2015, ma la Roma non ha intenzione di arrivare al termine della stagione con la paura di vedere il giocatore accordarsi con un'altra squadra appena sei mesi dopo.
Rinnovare il contratto al centrocampista diventa quindi la priorità, un’operazione fortemente richiesta anche da Garcia, soddisfatto di aver contribuito alla mancata cessione del calciatore quest’estate. Sabatini infatti ha risposto positivamente alle richieste arrivate da mezza Europa negli ultimi mesi, Atletico Madrid su tutti, bloccato soltanto dalla ferma convinzione del tecnico francese che ha quasi «imposto» la conferma di Pjanic a costo di sacrificare gli altri gioielli di famiglia.
L'entourage di Pjanic ha già mostrato parere favorevole al rinnovo nei discorsi preliminari fatti con la Roma e ora aspetta una nuova chiamata da parte della società che tornerà a farsi viva nelle prossime settimane. Il numero quindici guadagna (bonus compresi) circa 2,5 milioni netti, una cifra che potrebbe essere portata a più di 3 milioni a salire almeno fino al 2017.
Il monte ingaggi romanista, aumentato in estate dopo gli arrivi di Strootman, Maicon, Gervinho e Ljajic, si appresta a «subire» un altro stipendio da top player, che la società spera di poter ammortizzare sistemando le operazioni di contorno e i contratti che scadranno nel giugno prossimo. Taddei e Julio Sergio lasceranno definitivamente la capitale a fine stagione, così come Burdisso che difficilmente accetterà una liquidazione per tornare in Argentina a gennaio.
L’operazione «spalmatura» riguarderà principalmente Borriello, che ha già parlato con Sabatini di un anno di rinnovo per abbassare l'ingaggio monstre da circa 7 milioni lordi a stagione. Allungando l'intera cifra su tre anni invece che sui due rimanenti di contratto, l'attaccante proverà a trovare una sistemazione migliore l'anno prossimo, aiutando la Roma in una cessione che accontenterebbe entrambe le parti.
Un discorso teoricamente valido, ma più complicato da mettere in pratica, anche per De Rossi, che attualmente detiene il record dello stipendo più alto nel campionato italiano: 6 milioni netti all'anno fino al 2017, che la proprietà americana vorrebbe diluire in un successivo biennio, legando il centrocampista per sempre alla Roma. Con relativo risparmio.
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