"Un capitano, c'è solo un capitano... un capitano, c'è solo un capitano...». Il coro noto, soprattutto ai frequentatori dello stadio Olimpico, è stato dedicato a Totti vero e proprio monumento giallorosso che con la maglia della Roma ha battuto tutti i record possibili e immaginabili scrive Tiziano Carmellini su Il Tempo. Ma per quelli che iniziano ad avere qualche increspatura grigia tra i capelli e hanno superato gli «anta», il «Capitano» è un altro: senza nulla togliere a Francesco. È nato a Tor Marancio, si chiama Agostino Di Bartolomei (il presente è d'obbligo), in arte Diba o Ago, dipende dal grado di «parentela» con la Roma e ha scritto pagine indelebili della storia giallorossa. Era un altro calcio, sulla panchina della Roma c'era Niels Liedholm, i palloni erano di cuoio cuciti a mano, duri come sassi e rotolavano su campi pesanti come il piombo. Lui era un uomo silenzioso, ma allo stesso carismatico in grado di incutere timore al solo sguardo.
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Per sempre Ago
Un uomo silenzioso e carismatico capace di incutere timore con un solo sguardo
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