L’Inter rende inattaccabile il suo primato. Al Friuli crea gioco e occasioni l’Udinese, ma la sua fase difensiva è una calza della Befana nella quale affondano le mani, felici, Icardi e Jovetic. E alla fine l’argentino e Brozovic danno al punteggio dimensioni bugiarde, ma i nerazzurri confermano il loro cinismo e la loro solidità difensiva, oggi possono godersi da spettatori una domenica serena, ci pensino gli altri a scannarsi.
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Per colmare il divario servirebbe un miracolo
Oggi pomeriggio alle 18 al San Paolo si gioca il big match tra Roma e Napoli. Per evitare una nuova caduta, Garcia deve affidarsi ai miracoli che da queste parti sono merce rarissima
Una giornata da vertigini, una volta delineate le dimensioni della rincorsa al vertice. La sfida di maggiore qualità è quella serale di Torino, dove la Juventus potrebbe aggiungere un altro tassello alla splendida galoppata che l’ha portata quasi al coronamento di un’impresa incredibile, una rimonta alla quale era difficile dare credito dopo un avvio da incubo che l’aveva relegata in una posizione di classifica imbarazzante per chi aveva collezionato quattro scudetti in fila. La giovane Fiorentina di Paulo Sousa è una gradita sorpresa, soprattutto per la qualità di gioco espressa. In termini di classifica, uguale fascino avrebbe dovuto esercitare la sfida del San Paolo, dove però troppo sensibile sembra l’attuale divario di condizioni tra Napoli e Roma. Divario d’attribuire soprattutto al crollo verticale dei giallorossi, scomparsi dalla scena dopo la vittoria nel derby, un’inversione di tendenza che la forzata rinuncia a Gervinho e a Salah non basta a spiegare.
Gli azzurri di Sarri devono dimenticare il passo falso di Bologna, si sono allenati collezionando primati in Europa. La potenza offensiva è devastante, l’esalta ulteriormente il genio di Gonzalo Higuain, che trasforma in oro tutto ciò che tocca. L’inquieto tifo romanista deve sperare almeno che dalla sfida si esca con dignità. Ma per evitare una nuova caduta, Garcia deve affidarsi ai miracoli che da queste parti sono merce rarissima.
(G. Giubilo)
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