rassegna stampa

Per Barcellona il Ninja tenta il miracolo, Under è quasi fuori

Di Francesco: "Radja ci ha abituati a recuperi lampo, non so se stavolta ci riuscirà"

Redazione

Che non fosse del tutto umano lo si era capito, ma il robot Nainggolan vuole stupire tutti semplicemente con la sua presenza al Camp Nou, come riporta Il Tempo. Si è fatto male subito a Bologna, una ginocchiata sul flessore destro lo ha fatto dannare per qualche minuto, ha lottato per restare in campo, ma la contusione sembra aver provocato un guaio muscolare più serio e alla fine Radja ha dovuto alzare bandiera bianca.

Sconsolato, si è diretto verso la panchina mimando il sospetto stiramento. "Se molla lui, allora è grave", il commento amaro di Di Francesco, che però conosce bene i superpoteri del centrocampista: "Ci ha abituati a recuperi lampo, non so se stavolta ci riuscirà". Nessuno si sbilancia, il suo è un caso particolare: «Per lui non esistono infortuni», constata Florenzi.

Se fosse successo a qualsiasi altro compagno di squadra, non avrebbe avuto dubbi sul forfait per mercoledì, perché il tempo per recuperare è pochissimo, ma con una sfida così importante da giocare Nainggolan può fare il miracolo. La speranza c’è, tra oggi e domani farà comunque gli esami per capire l’entità del danno, i medici valuteranno la situazione e decideranno il da farsi assieme al giocatore, che potrebbe anche spingersi oltre i limiti del dolore (magari grazie alle infiltrazioni) per volare a Barcellona. Un segnale incoraggiante è arrivato alla stazione del treno, dove il Ninja ha mostrato la solita camminata, non zoppicava affatto. Le sue condizioni, in ogni caso, fanno aumentare le preoccupazioni di Di Francesco.

Oggi c’è la ripresa alle 10.30, ma è a Pasquetta che è previsto il ritorno in gruppo di Pellegrini, che sta smaltendo un risentimento al polpaccio. In dubbio Under, che dovrebbe fare gli esami in giornata per scoprire se l’infortunio al retto femorale accusato nell’ultimo allenamento gli farà saltare l’andata dei quarti di Champions: al momento è più fuori che dentro.