rassegna stampa

Pazza Roma, Spalletti non basta

Da vent'anni ad oggi, i giallorossi hanno subito ben 28 rimonte tra campionato e coppe europee: un risultato allarmante

Redazione

La Roma è nettamente la squadra più imprevedibile del campionato italiano, tra le più instabili d’Europa, forse l’unica capace di tutto e del suo contrario nel giro di tre giorni. Anzi, di due minuti, come quelli fatali giovedì nell’ennesima rimonta subita con l’Austria Vienna. Le lezioni di storia aggiornate all’ultimo black out europeo sono lì a testimoniarlo: in 20 anni, dalla stagione 1996/97 fino ad oggi, la Roma si è fatta recuperare 28 volte due o più gol di vantaggio tra campionati e coppe varie, senza vincere la partita alla fine.

A Spalletti è toccato ben 12 volte di vedere la sua Roma avanti di due gol e poi, spesso improvvisamente, in parità o addirittura sotto: in 9 occasioni durante il suo primo ciclo a Trigoria, più altre 3 in meno di un anno da quando è tornato. E nella stagione attuale sono già 4 le rimonte complessive subite se si sommano gli 1-1 di Oporto e Plzen, 6 volendo metterci dentro anche la rocambolesca vittoria sulla Sampdoria e il 2-1 sull’Inter. I giallorossi vantano il miglior attacco ma, purtroppo, è l'ottava difesa della Serie A, ricorda Alessandro Austini su Il Tempo.

Evidentemente non basta l'approccio spallettiano ai limiti del maniacale nella preparazione delle partite, le sue ramanzine ai giocatori, le frasi ad effetto come quella sulle “menti malate” che regnano a Trigoria. Un senso di rassegnazione che contagia anche i dirigenti, incapaci di trovare una via per trasmettere la cosiddetta “mentalità vincente” alla squadra. Da anni si ragiona sull’inserimento di una figura di raccordo tra spogliatoio e società – il Nedved della Juventus per intenderci –: Sabatini aveva pensato a Peruzzi nel frattempo finito alla Lazio.