Un incontro per chiarire le posizioni e prendere coscienza dei costi. Pinto si è mosso concretamente anche per Morata, scrive Lorenzo Pes su Il Tempo. Sono giorni importanti, se non decisivi, per il futuro dell'attacco della Roma, che si incrocia inevitabilmente con quello del centravanti dell'Atletico Madrid. Il club giallorosso è ormai da settimane alla ricerca di un centravanti che possa prendere il posto dell'infortunato Tammy Abraham e che abbia tutti i requisiti per prendersi il posto da titolare di una squadra che ambisce a tornare in Champions League. Il nome di Morata è sempre stato in testa alla lista dei desideri di Mourinho. Il gradimento del calciatore c'è, quello del tecnico altrettanto, ma ora serve una scelta da parte della società.
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Pausa di riflessione
Ieri il gm giallorosso ha incontrato l'agente dell'ex Juve per capire la fattibilità economica dell'affare. Incassato il sì dell'attaccante, il dirigente portoghese ha sondato il reale contenuto della clausola rescissoria di Morata, e soprattutto ha chiarito gli aspetti economici legati allo stipendio dello spagnolo. L'affare resta complicato per diversi aspetti, a partire proprio da quello legato al contratto. L'alto ingaggio percepito (5 milioni più bonus) e il contratto appena rinnovato per altri due anni (scadrà nel 2026) mettono in sicurezza la situazione con-trattuale, per la quale la Roma, peraltro, non potrebbe neanche usufruire del Decreto Crescita. Morata, infatti, ha lavorato in Italia, vestendo la maglia della Juventus, fino al 2022. Essendo trascorso solo un anno, il club di Trigoria non beneficerebbe degli sgravi fiscali legati all'assunzione del calciatore.
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