Che per la Roma sarebbe stata una giornata di passione lo si era capito subito: sarà stata l’aria pasquale, la colomba, l’uovo o l’agnello sacrificale, come riporta Il Tempo. A Bologna dopo quindici minuti si infortuna Nainggolan che è a forte rischio in vista del big match in programma al Camp Nou mercoledì prossimo col Barcellona di Messi.
rassegna stampa
Pasqua amara
Non solo la mancata vittoria. A Bologna dopo quindici minuti si infortuna Nainggolan che è a forte rischio in vista del big match in programma al Camp Nou mercoledì prossimo col Barcellona di Messi
Il boomerang pasquale ha colpito in piena fronte il povero Di Francesco (alle prese col derby in famiglia), che qualcosa aveva provato a risparmiare in vista della sfida ai campioni di Valverde. Dentro dal primo minuto Schick, sempre più oggetto misterioso e peggiore in campo. Ma gioca il ritrovato trio titolare sulla mediana, che perde però il suo motore: Nainggolan ko con Pellegrini non convocato per il problema al polpaccio rimediato in nazionale (al quale va aggiunto il forfait di Under).
Insomma un "bel" momento per la Roma che conferma i suoi problemi dopo le soste e che con questo 1-1 a Bologna non fa molta strada: anzi. E per fortuna che Di Francesco si decide, solo nella ripresa e forse un po’ troppo tardi, a mettere dentro Dzeko (che cambia letteralmente la partita) altrimenti poteva anche finire peggio. L’attaccante bosniaco è tornato stanco dalla doppia gara con la sua nazionale e, d’accordo con il tecnico, aveva deciso di entrare nella ripresa e solo qualora fosse servito. Ed è servito eccome, perché non solo segna il gol del pareggio, ma è proprio lui l’uomo che tiene in piedi la Roma ed evita una sconfitta che avrebbe potuto fare ancora più male. Già, perché il bilancio del sabato pre-pasquale è assolutamente negativo: i giallorossi perdono due punti sulle dirette inseguitrici Inter e Lazio entrambe vincitrici. Certo, la Roma resta terza, ma con il derby da recuperare l’Inter potrebbe essere anche avanti di un punto: e le lunghezze di vantaggio sulla Lazio ora sono solo tre.
Decideranno gli scontri diretti. Il resto è un preoccupante prologo all’impegno di Champions, con molti giocatori sottotono a partire da Strootman che sbaglia un gol a porta vuota stampando la palla di stinco sul palo, ma che nel corso di tutta la gara non ha mai fatto una giocata degna di tale nome:inspiegabile. Insomma nella metà campo offensiva si salva, oltre al già citato Dzeko, solo Perotti.
Gerson gioca la peggior partita da quando è alla Roma, El Shaarawy è impalpabile e solo Defrel, che entra a partita finita, sembra avere la voglia e il passo giusto. E per una volta anche Alisson è sembrato meno preciso del solito: sul gol forse può far meglio. Come sempre lì dietro il migliore è Kolarov… e meno male che era un "vecchietto".
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