Tor di Valle e il nuovo stadio saranno «il futuro epicentro della nuova cultura dello sport, del business e dell'intrattenimento a Roma». Così, Mark Pannes, Ceo dello stadio, e Luca Parnasi, hanno presentato alla stampa i progressi sulla progettazione del nuovo impianto della Roma. Confermata la data del 15 giugno, il «big day», per la consegna in Campidoglio dei progetti definitivi che, come anticipato ieri da «Il Tempo», saranno il masterplan delle opere pubbliche e private, quelli dello Stadio, della nuova Trigoria, delle opere pubbliche vincolanti (trasporti pubblici, metro, parcheggi, ponti, raccordi e strade) e il definitivo di una delle torri. Per il 15 giugno si preannuncia una presentazione in pompa magna alla presenza di Pallotta.
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Pannes: il 15 giugno il dossier dello stadio
«Sarà il futuro epicentro della nuova cultura dello sport, del business e dell'intrattenimento a Roma» ha detto Mark Pannes
«I progressi fatti sull'intero progetto sono stati rapidi, rispondono ai parametri indicati dalla delibera. Siamo in linea con i tempi previsti», ha commentato Mark Pannes.
Luca Parnasi ha sottolineato: «Crediamo che lo Stadio della Roma sarà un grande successo per la città». Via via che si va avanti con i sondaggi («È arrivata una terza trivella - spiega Claudio Vercelli, direttore della Geores, la società che sta eseguendo i sondaggi geologici - e siamo al 90% dell’area di proprietà di Parnasi. Consegneremo in anticipo la relazione ma ci sarà più in là una seconda fase per le opere viarie») e proseguono i progetti, emergono nuovi dettagli: l’area non sarà solo calcio, ma è previsto che «viva» come centro polifunzionale per tempo libero, parchi, 365 giorni l’anno.
Il 50% dell’intera superficie (105 ettari) sarà occupata da aree verdi, una di tipo agricolo, l’altra come parco urbano. Il 15% saranno parcheggi, il 10% strade mentre il restante 25% riguarderà la parte dedicata agli edifici su una piastra pedonale di circa 30 ettari, di cui 11 riservati al Business Park che prevede tre torri di circa 200 metri, con 15-16 edifici bassi dai 5 agli 8 piani e una piazza centrale. Qualche dettaglio anche sui ponti sul Tevere: quello carrabile, avrà una «luce» di 150 metri a due corsie per senso di marcia e quello ciclopedonale sarà di 300 metri.
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