Le verità di Pallotta. Il presidente prova a rimettere ordine nell’universo Roma, tanto per cambiare, tormentato: la trattativa saltata con Friedkin, la porta lasciata aperta a chiunque voglia comprare la Roma, la chiara percezione di un proprietario stanco e demotivato, il rimpianto dello stadio. L’intervista del presidente al sito della Roma - riporta "Il Tempo" - ha fatto emergere tutto questo: “Il gruppo Friedkin si è avvicinato a noi lo scorso autunno – racconta – e verso la fine dell’anno stavamo iniziando a trovare un accordo, ma l’ultima offerta semi concreta non era minimamente accettabile".
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Pallotta: “Vendo ma come dico io”
Il presidente: "Offerta di Friedkin inaccettabile, ma se ha i soldi trattiamo"
Pallotta negli scorsi mesi aveva già messo in discussione l’effettiva capacità finanziaria di Friedkin di chiudere l’operazione. Ora lo dice in pubblico, suscitando ovviamente fastidio a Houston: “Se il gruppo Friedkin avesse i soldi e volesse avanzare un’offerta tale da essere ritenuta accettabile da tutti noi per la Roma, lo ascolteremmo". Insomma la società resta in vendita: per la prima volta da quando guida il club Pallotta lo dice apertamente.
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