rassegna stampa

Pallotta cerca sponsor, Turkish pronta al decollo

(Il Tempo  –  N. Imberti) – Nel palazzo a vetri vicino all’aeroporto Atatürk di Istanbul nessuno sembra volersi sbilanciare.

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(Il Tempo  -  N. Imberti) –Nel palazzo a vetri vicino all’aeroporto Atatürk di Istanbul nessuno sembra volersi sbilanciare. Ma poi, pungolato, dietro promessa di anonimato, qualcuno ammette: lo scorso dicembre l’accordo di sponsorship tra la Roma e Turkish Airlines era cosa fatta. Poi per problemi di esclusiva e l’intesa è saltata.

Oggi, però, le parti potrebbero tornare a parlarsi. La società giallorossa, forte della qualificazione in Champions League è alla ricerca di partner di livello: la scelta di giocare un anno senza «brand» è stata fatta proprio nell’ottica di legarsi a un’azienda internazionale una volta sbarcati nelle competizioni Uefa. E la compagnia aerea turca, la migliore in Europa, potrebbe essere la risposta. Il vicepresidente marketing e vendite (Sud Europa, Africa) della società, Ihsan Gani Erbas, resta vago: «In passato abbiamo sponsorizzato Barcellona e Manchester United. Oggi Borussia Dortmund e Olimpique Marsiglia. Sì abbiamo guardato anche al campionato italiano ma non ho nomi da farle».

«Dopotutto – prosegue – la nostra filosofia è chiara. Per toccare il cuore della gente puntiamo su due leve: il cibo e lo sport». Per accorgersene basta guardare la lunga lista di premi ottenuti per i pasti serviti a bordo (l’offerta è stata da poco allargata con la presentazione di nuovi menù). Ma anche le pubblicità con campioni del calibro di Kobe Bryant e Lionel Messi. O le partnership con importanti eventi sportivi come l’Eurolega di basket (porterà il nome Turkish Airlines Euroleague fino al 2020) la cui Final Four, quest’anno, verrà giocata a Milano. Ed eccoci ritornati in Italia che per la compagnia turca rappresenta il secondo mercato europeo. Oltre 100 voli giornalieri, ben sette destinazioni cui presto si aggiungeranno Catania (23 maggio) e Pisa (26 giugno), più di un milione e 300mila passeggeri nel 2013 (+34% rispetto al 2012), già in crescita del 22% nel primo bimestre 2014.

Insomma l’Italia ha un ruolo tutt’altro che secondario negli interessi dell’azienda. E anche se nessuno fa esplicitamente il nome della Roma, c’è chi sottolinea un interessante precedente: «La Germania è il primo mercato europeo per Turkish. Lo scorso anno il Borussia ha cominciato ad andare molto bene e quest’anno, guarda caso, è arrivata la sponsorship». Che qualcosa di simile possa accadere anche alla società giallorossa?