Dopo la tempesta, a Trigoria è tornata la normalità. Per la quiete forse e ancora troppo presto. Anche perché il polverone sollevato negli ultimi giorni difficilmente avrebbe registrato cambiamenti improvvisi nel rapporto tra Totti e Spalletti, dove l'orgoglio e la personalità continueranno sempre a prendere il sopravvento. Nessun gesto di finzione è andato in scena tra i due anche nella ripresa degli allenamenti di ieri, nel rispetto rigoroso di un semplice 'buongiorno e buonasera'. Niente di strano considerando il carattere e le posizioni di entrambi, che probabilmente rimarranno tali perfino dopo il tanto atteso arrivo del presidente Pallotta. Per questo in modo molto naturale si è preferito evitare alcun tipo di riavvicinamento pubblico, che avrebbe soltanto mistificato la realtà dei fatti. D'altronde il tecnico non ha alcuna intenzione di compiere un passo indietro nei confronti dello spogliatoio, dove senza distinzioni ogni singolo giocatore e invitato a rispettare stesse regole e comportamenti. Una differenza sostanziale che dal cambio di guida tecnica, non soltanto Totti ha avuto modo di toccare personalmente.
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Pace armata tra Totti e Spalletti
Nessun gesto di finzione è andato in scena tra i due anche nella ripresa degli allenamenti di ieri, nel rispetto rigoroso di un semplice 'buongiorno e buonasera'
Di fronte alla «protezione a prescindere» del gruppo adottata da Garcia, le modifiche apportate da Spalletti si sono subito fatte sentire a partire dalla scelte di formazione, dettate soprattutto dal lavoro svolto durante gli allenamenti settimanali. E finché ci sara lui in panchina le cose non cambieranno. «Non si fanno sconti a nessuno», neanche a Totti se non dimostrerà di essere pronto fisicamente per scendere in campo. Una metodologia apprezzata e sostenuta da parte della società e che nelle idee di Spalletti viene ritenuta fondamentale per sistemare difetti e problematiche registrate dal suo arrivo nella capitale. Il rigore e la richiesta di massima professionalità rimarranno le regole basilari per un'abitudine che evidentemente per più di qualcuno nel recente passato era andata persa.
Elementi che comunque non hanno fatto perdere il sorriso all'interno del centro sportivo, considerando i miglioramenti notati in primis dalla squadra in prestazioni e risultati. Non a caso anche la gestione del caso Totti da parte del tecnico è stata scioccante, ma
allo stesso tempo ritenuta necessaria per non perdere controllo e autorevolezza. Se il numero 10 continuerà ad allenarsi con la stessa intensità mostrata nella settimana pre-Pa-lermo, non ci sara alcuna preclusione dettata dagli strascichi dello scontro andato in scena domenica scorsa. Ovviamente in base al momento e all'avversario da affrontare. La sfida con i rosanero sembrava perfetta per il ritorno del capitano dal primo minuto e non è escluso che non arrivi subito una nuova chiamata ad Empoli sabato prossimo, magari a partita in corso. Tanto per Spalletti non esistono posti già assegnati, anche di fronte alla scelta di spedire Dzeko in panchina nell'andata degli ottavi di finale di Champions League con il Real Madrid. Lo stimolo di far sentire sempre tutti sulla corda finora ha raccolto i suoi frutti: dopo aver sfiorato il baratro ed aver recuperato quantomeno la fiducia per lasciare viva la speranza di guadagnarsi nella prossima stagione un posto nell'Europa che conta, nessuno è pronto ad opporsi.
(A.Serafini)
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