rassegna stampa

Osvaldo, ultima chance

(Il Tempo – E.Menghi) – Un gol per dimenticare tutto, dal rigore scippato a Totti alla panchina con l?Udinese, passando inevitabilmente per la litigata con Muzzi.

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(Il Tempo - E.Menghi) -Un gol per dimenticare tutto, dal rigore scippato a Totti alla panchina con l?Udinese, passando inevitabilmente per la litigata con Muzzi.

Osvaldo vuole spezzare un sacrilegio che dura dal 27 gennaio scorso, quando segn? la rete del momentaneo 2-1 al Bologna (fin? 3-3) e sulla panchina della Roma c?era Zeman. Destro si era operato il giorno prima al crociato, ora ? vicino al rientro e l?italo-argentino ? ancora fermo a undici gol in campionato. L?astinenza ? cominciata con il Cagliari, l?ultima del boemo, ma la maledizione l?ha colpito nella gara con la Sampdoria, la prima di Andreazzoli. Minuto 70 a Marassi, 1-0 per i blucerchiati, Osvaldo si guadagna il rigore ed egoisticamente toglie il pallone a Totti e lo consegna direttamente a Romero. La crisi ? iniziata l?.

Non tanto perch? il capitano non avesse preso bene la scelta autoritaria dell?amico, quanto pi? per l?ironia del tifo romanista, che ha cominciato a chiamarlo ?Osbajo? e a riempirlo di quei fischi che ha ammesso di odiare. Quando l?Olimpico gli ha fatto sentire l?umore della piazza, lui se l?? presa con Muzzi per il cambio e si ? rifugiato negli spogliatoi senza passare dalla panchina, andando contro il regolamento interno. Comportamento che gli ? costato proprio la panchina nell?ultima partita con l?Udinese. Al Friuli ha avuto l?occasione del riscatto, una palla preziosa che poteva valere i tre punti e l?aggancio alla Lazio in classifica (questo per? non poteva saperlo), ma Osvaldo l?ha calciata sul fondo. Con il Parma vuole redimere i suoi peccati, chiss? che l?elezione del nuovo Papa argentino non sia un segno, e segnare il primo gol del nuovo corso.

Altrimenti crescer? il nervosismo e la Roma potrebbe aprire alla cessione. Giovanili a parte, Osvaldo non ? mai rimasto per pi? di due anni nella stessa squadra e a Trigoria ora capiscono il perch?. ?Sono cambiato?, aveva giurato a Sabatini nel primo contatto via telefono dell?estate del suo arrivo nella capitale. Un anno e sette mesi dopo, sembra sempre lo stesso passato da Bergamo, Lecce, Firenze e Bologna. Con la maglia della Roma ha tempo per riscattarsi e per convincere tifosi e societ? che la voglia non gli manca. Per ora indossa gli scarpini della Nike, pi? in l? potrebbe vestire la divisa completa. Sta a lui fare il primo passo. Andreazzoli sembra intenzionato a ridargli fiducia e domenica dovrebbe schierarlo nell?undici titolare, anche se Florenzi da incursore aveva fatto una bella figura e l?idea di riproporre un tridente pi? leggero potrebbe solleticare la fantasia dell?allenatore.

Ma un?altra esclusione di Osvaldo peserebbe troppo, perci? Totti e Lamela dovrebbero tornare a fare gioco dietro di lui, mentre l?ex Crotone si gioca una maglia con Piris e Balzaretti per il ruolo di esterno destro. Il risentimento muscolare ha bloccato Torosidis, che non si ? allenato nemmeno ieri. Florenzi ha le caratteristiche giuste per ricoprire quella posizione, ma Andreazzoli lo preferisce trequartista e l? non l?ha mai provato (ieri ha pure preso una botta alla gamba sinistra, nulla di grave). Balzaretti potrebbe cambiare fascia, lasciando a Marquinho quella sinistra, ma tutto gira intorno a Piris, che potrebbe essere confermato nella difesa a tre, nonostante ci siano tutti i centrali di ruolo a disposizione. La regia, stavolta, dovrebbe essere affidata alla coppia De Rossi-Bradley, ma Perrotta e Tachtsidis restano valide alternative, in attesa di Pjanic.

Se Totti si ? messo in evidenza con un bellissimo stop di tacco e destro al volo direttamente in porta, lo stesso non si pu? dire di Osvaldo, che in partitella ha provato un tiro in rovesciata senza successo. Non ? mai troppo tardi per aggiustare la mira.