José Mourinho porterà con sé i dubbi fino a qualche ora prima del calcio d’inizio, scrive Francesca Schito su Il Tempo. Deve scegliere l’attacco migliore per provare a mettere in difficoltà i centrali del Milan, capire come cercare di ingabbiare Leao e vincere i duelli a centrocampo contro un Tonali che a Salerno è parso pienamente padrone della mediana.
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Operazione San Siro
Se nel reparto offensivo l’incognita principale riguarda la maglia da assegnare al fianco di Paulo Dybala, con Tammy Abraham che potrebbe rimanere ancora una volta in panchina.
A centrocampo al fianco di Cristante dovrebbe esserci Nemanja Matic, uno abituato a sfide di questa portata. Una mediana muscolare davanti al solito trio Mancini-Smalling-Ibanez a protezione di Rui Patricio, dunque, con Celik a destra a doversi occupare di Leao insieme all’ex difensore dell’Atalanta (Karsdorp, in rotta con Mourinho, non è neanche partito per Milano) e un nodo da sciogliere per quanto riguarda l’out opposto, con Spinazzola in ballottaggio con El Shaarawy.
Se davanti non dovesse toccare ad Abraham, sarebbe Zaniolo, recuperato dopo la contusione al ginocchio, a rappresentare il riferimento offensivo per Mourinho: anzi, per Foti, visto che il lusitano sconterà la seconda giornata di squalifica e toccherà al suo assistente guidare la squadra dalla panchina della Scala del Calcio per la seconda volta su due. C’era lui, infatti, a dare indicazioni a Pellegrini e compagni in occasione del match contro l’Inter: vinse la Roma, soffrendo in avvio e ribaltando lo svantaggio con le reti di Dybala e Smalling.
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