rassegna stampa

«La nuova strategia per isolare i violenti dello stadio»

I livelli di pericolosità vanno da 1 a 4. E le prossime due partite a rischio hanno avuto come valutazione 3. Sono Roma-Verona e Atalanta-Juve. In base ai «voti»...

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I livelli di pericolosità vanno da 1 a 4. E le prossime due partite a rischio hanno avuto come valutazione 3. Sono Roma-Verona e Atalanta-Juve. In base ai «voti» dell’Osservatorio nazionale sulle manifestazioni sportive del Viminale saranno match sorvegliati speciali. Una misura preventiva che può consentire di evitare incidenti e che si affianca alla circolare di Alfano (seguita alla direttiva di una task force chiesta dallo stesso ministro) e al decreto legge in vigore dal 23 agosto. Provvedimenti che si basano sulla classica ricetta del bastone e della carota. «Ogni settimana l’Osservatorio effettua un monitoraggio preventivo di tutte le partite a rischio - spiega il presidente della struttura Alberto Intini - valutando anche le triangolazioni dei gemellaggi e stabilendo gli indici di pericolosità».

Sarà sufficiente, dottor Intini, alla luce di quanto accaduto a maggio nella Capitale?

«La circolare e il decreto non sono collegati a quegli episodi specifici, anche se i problemi sono tanti e nessuno sottovaluta i rischi».

Sarebbe il caso di dare più potere agli steward? In Inghilterra possono perfino effettuare arresti...

«Quello degli steward è un ruolo che si sta ampliando in qualità e quantità e finora ha dato buoni frutti. Ma non è necessario affidare loro altri compiti, anche perché se subiscono un’aggressione all’interno dello stadio, il reato è di violenza a pubblico ufficiale, lo stesso applicato per le forze dell’ordine».

Che cosa prevede la circolare di aprile?

«La vendita di biglietti online, anche con smartphone e tablet il giorno della gara e non la sera precedente; sconti per anziani; ampliamento della fidelizzazione dei tifosi; la divisione delle curve in settori per controllarle meglio; la figura del Supporter Liaison Officer, dipendenti delle società sportive che gestiscono i rapporti con le tifoserie; l’educazione anti-violenza e anti-razzismo a scuola. E, al posto della tessera del tifoso, la fidelity card, che consente non solo la trasferta al possessore, ma anche a due suoi "amici". Un’agevolazione, però, sospesa in caso di rischio 4».

E il bastone?

«Obiettivo del decreto è il contrasto ai violenti, ma anche la frode sportiva, per la quale sono state aumentate le pene. Lo stesso per il Daspo. Prima era da uno a cinque anni, adesso, se il daspato è recidivo, cioè ne prende un secondo, si arriva a otto anni. Poi c’è il Daspo di gruppo, applicabile anche quando non è accertato il concorso in un reato. E quello, inoltre, che allontana chi negli ultimi cinque anni è stato denunciato o arrestato per reati come la rapina o lo spaccio di droga, evitando così che frequenti gli stadi. Per finire, in casi molto gravi, c’è il divieto di trasferta fino a due anni per l’intera tifoseria».