rassegna stampa

Nainggolan, ora o mai più

(Il Tempo – A.Austini) All in. La Roma mette sul piatto tutte le fiches per Nainggolan ed è disposta a lasciarle lì fino a domani.

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(Il Tempo - A.Austini)All in. La Roma mette sul piatto tutte le fiches per Nainggolan ed è disposta a lasciarle lì fino a domani. Se Cellino si convince bene, altrimenti Sabatini gira la posta sul piano B: il francese Capouè del Tolosa, suo vecchio pallino gradito anche a Garcia.

Ieri il ds giallorosso ha dato la scossa. Un pranzo nell’aeroporto di Milano con Cellino per chiudere la trattativa e portarsi a casa Nainggolan, obiettivo numero 1. Respinta al mittente la proposta da 10 milioni più le metà dei cartellini di Verre e Romagnoli, ora la Roma offre 8 milioni per avere il centrocampista in comproprietà. È disposta anche a salire a 8.5-9, valutandolo così quasi 20 milioni. Ma il presidente del Cagliari non accetta neanche a queste condizioni. «Non lo vendo» continua a dire l’imprevedibile Cellino. Una strategia per alzare ancora di più il prezzo? Probabile. Servirebbe una forzatura del giocatore, rientrato ieri dall’Indonesia passando per Fiumicino. Ma Nainggolan, visti i precedenti (Marchetti e non solo), ha paura ad esporsi con Cellino nonostante abbia voglia di lasciare Cagliari.

Fatto sta che a queste cifre l’Inter si è già ritirata e la Roma non è disposta ad andare oltre. I nerazzurri hanno virato sul brasiliano Wellington del San Paolo (offerta 5 milioni e richiesta 12), mentre Sabatini, piazzato l’ultimatum su Nainggolan con scadenza fissata a domani, è pronto a tuffarsi con decisione su Capouè, mediano classe ’88 del Tolosa e nel giro della nazionale francese, più un centrale rispetto al cagliaritano. Già trattato l’anno scorso, costa una decina di milioni e ne chiede due all’anno per trasferirsi in Italia. Nel suo caso l’osso duro da convincere è Mino Raiola che lo assiste. Paulinho, intanto, se lo è preso il Tottenham di Baldini.

L’unico affare in dirittura d’arrivo resta quello di Benatia, che ieri non si è presentato al raduno dell’Udinese a conferma del suo futuro scritto in giallorosso. A questo punto Verre potrà finire in Friuli insieme a Nico Lopez, poi andrà in prestito in Serie B. Sabatini è rientrato alla base subito dopo il pranzo con Cellino e si è riunito con il consigliere Baldissoni allo studio Tonucci, dove è passato anche il «capo» del marketing Winterling.

La Roma ha un disperato bisogno di un portiere: Viviano è stato bloccato da tempo ma non convince, ieri si è riaperto un piccolo spiraglio per Rafael. Il Napoli non ha l’intesa con il Santos sulle modalità di pagamento e nella notte Sabatini ha ragionato su un possibile rilancio. Julio Cesar è un’opzione al momento accantonata, Diego Alves ha una valutazione e un ingaggio ritenuti esagerati, Romero e Andujar sono i due potenziali nuovi obiettivi. Intanto Gilardino, dopo la «freddezza» iniziale, al rientro dalla Confederations ha aperto alla Roma. «Per me è un piacere essere accostato alla società giallorossa» ha ammesso il centravanti. Per finalizzare lo scambio col Genoa il nodo rimane lo stipendio di Borriello, con i giallorossi disposti a versare un conguaglio a Preziosi di 2-3 milioni. Gilardino in arrivo vuol dire cessione certa di Osvaldo: il City sembra interessato e la Roma pensa a Maicon come parziale contropartita.

L’altro «nodo» è De Rossi, rientrato a Fiumicino schivando i cronisti all’aeroporto e pronto a ripartire per le vacanze. Al momento non è previsto un suo appuntamento con i dirigenti. La soluzione del caso rischia di essere rinviata a fine luglio, quando parlerà con Garcia e capirà se Mourinho o Ancelotti lo vogliono davvero.