La Roma fa i conti con l'infermeria piena, l'Inter con due giorni di riposo in più sulle gambe. La sfida di questo pomeriggio a San Siro sarà un test importante per i giallorossi, al momento a quota cinque vittorie consecutive tra campionato e coppa, scrive Matteo Cirulli su Il Tempo.
Il Tempo
Mourinho in emergenza. Inzaghi trova i suoi big
Un ruolino di marcia quasi perfetto dopo la sonora sconfitta contro il Genoa: cinque successi con un solo gol subito (quello della bandiera di Nandez su rigore a Cagliari), a fronte di una solidità difensiva ritrovata. E proprio da questo dovrà partire Mourinho nella trasferta di Milano, dove la difesa giallorossa - orfana di Smalling, ancora alle prese con i problemi tra piatto tibiale e tendine - avrà bisogno di dimostrare la compattezza che caratterizza le squadre dello Special One. Tutto partirà infatti dal reparto più arretrato, con Mancini, Llorente e N'Dicka che dovranno difendere la porta di Rui Patricio dalle scorribande di Lautaro e Thuram, una coppia nata proprio dal mancato ritorno di Lukaku all'Inter.
Sarà fondamentale il lavoro dei due braccetti difensivi - in particolare Mancini sul centro destra contro il "Toro" - per evitare di far sfogare l'attacco più prolifico della Serie A che vede il centravanti argentino a quota 11, capocannoniere del campionato - Osimhen, il secondo è dietro di 5 lunghezze. Le due squadre si schiereranno a specchio, entrambe con un 3-5-2 che necessariamente vedrà i duelli principali sulle fasce, quelle dell'Inter, più offensive, contro i corrispettivi della Roma, che solo nelle ultime uscite sono riusciti a contribuire maggiormente alla manovra.
Non ci sarà Spinazzola, ancora fermo per un affaticamento muscolare: sulla fascia di Dumfries ci sarà quindi Zalewski, mentre dall'altro lato sarà duello tra Karsdorp e Dimarco. A cntrocampo oltre agli inamovibili Paredes e Cristante completa il terzetto Bove, reduce da un gol di pregevole fattura in Europa League. In casa nerazzurra nessun dubbio per Inzaghi, pronto a far dirigere la manovra a Barella, Calhanoglu, e Mkhitaryan, l’altro ex della partita oltre a Lukaku.
La qualità del centrocampo nerazzurro passa anche dalla panchina, con il tecnico piacentino che a gara in corso potrà contare anche su Frattesi, Klaassen e Sensi, a differenza dei cambi a disposizione di Mourinho, che oltre ad Aouar si dovrà affidare a giovani come Pisilli e Pagano. Discorso diverso per quanto riguarda l'attacco: non ci sarà Dybala, protagonista insieme a Smalling della vittoria in rimonta dello scorso anno proprio al Meazza. Rispetto alla stagione passata ci sarà tuttavia un Lukaku in più per i giallorossi. Il centravanti belga, capocannoniere del club capitolino con 5 gol in campionato, guiderà così il reparto offensivo romanista nell'ardua ricerca di dare fastidio alla miglior difesa italiana, con solo 5 reti subite nelle prime nove di Serie A. A dare del filo da torcere a Pavard, Acerbi e Bastoni, e per cercare di impensierire Sommer, oltre a Big Rom, ci sarà El Shaarawy, con Belotti pronto a subentrare per aumentare il peso specifico dell'attacco.
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