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Il Tempo

Miraggio Champions

Miraggio Champions - immagine 1
Mourinho fa quel che può con quanto gli resta della vera Roma decimata da infortuni e squalifiche
Redazione

Inevitabile. Se ti presenti a giocare una delle partite più importanti della stagione con Tahirovic, Solbakken, Celik, Volpato e con Cristante bloccato a fare il centrale difensivo, poi non ti puoi lamentare se gli obiettivi cambiano, scrive Tiziano Carmellini su Il Tempo. Tanto più se hai un arbitro come Chiffi. Mourinho fa quel che può con quanto gli resta della vera Roma decimata da infortuni e squalifiche, sbarcata a Monza davvero a pezzi. Impossibile pensare a qualcosa di meglio, anzi nel finale i giallorossi hanno anche sfiorato la beffa: ma pure il colpaccio.

Si fermano così a Monza le chance giallorosse per la qualificazione alla prossima Champions: ora è dura davvero e tutto o quasi verrà deciso nello scontro diretto in programma sabato sera all'Olimpico contro l'Inter di Inzaghi capace di farne sei al Verona e di spingere la Roma fuori dalla zona qualificazione. E pensare di uscire indenni dalla sfida contro i nerazzurri con questi uomini è a dir poco un'illusione. Con i resti della Roma difficile per Mourinho cercare il bel gioco: l'obiettivo a Monza era e resta vincere e portar via tre punti che in questa fase della stagione sono determinanti.  In difesa la Roma fatica (primo brivido dopo 44 secondi), Cristante prova a tenere incollato un reparto al quale manca troppa roba: Smalling su tutto. Dopo i primi dieci minuti di Monza la Roma riesce a uscire e inizia a provarci anche se lo schema è sempre lo stesso: palla in mezzo da angolo o punizione e tentativi di testa di Cristante, Ibanez e Zalewski. Ma serve uno svarione difensivo clamoroso per sbloccare la gara dopo venticinque minuti. Abraham è bravo a infastidire Di Gregorio ed ElSha svelto ad approfittarne per mettere, in due tempi, la palla in rete: fa 1-0 e partita che sembra mettersi in discesa. Così non è perché dopo poco meno di un quarto d'ora arriva la purga: diagonale che attraversa tutta l'area giallorossa, nessuno si occupa di marcare Caldirola che al volo la infila alle spalle di Rui Patricio.

Il resto è tanta fatica da entrambe le parti con la Roma che ha però non solo gli uomini contati, ma anche tante partite sulle gambe sempre degli stessi. Pellegrini a fine gara uscirà a pezzi, devastato dalla fatica, El Shaarawy allunga la lista degli infortunati e sarà quindi costretto a saltare anche lui l'Inter: un'ecatombe.