Più che una stangata, la Roma ha incassato il primo avvertimento. Un verdetto atteso e in gran parte già metabolizzato dal club giallorosso, inserito nella lista delle società sanzionate dall'Uefa per lo sforamento dei parametri del fair play finanziario. I giallorossi saranno costretti a pagare nell'immediato una multa da 2 milioni di euro (con pagamento diviso in tre rate e detraibile dai ricavi dell'ultima Champions League disputata) da aggiungere alla restrizione della rosa da 25 a 22 giocatori (nelle competizioni europee) fino al termine della stagione 2017- 2018 (la restrizione sarà ridotta dalla stagione 2016/17 se i giallorossi rispetteranno i «paletti» finanziari imposti dalle nuove regole).
rassegna stampa
Due milioni di multa e rosa ridotta in coppa
Oltre alla multa da pagare subito, il mancato rispetto di uno o più parametri fissati obbligherà la Roma ad un'ulteriore pena di 4 milioni. In Europa la rosa sarà ridotta da 25 a 22 giocatori
Inoltre nel comunicato si sottolinea come il mancano rispetto di uno o più parametri fissati obbligherà la Roma ad un'ulteriore pena pecuniaria di 4 milioni totali. Se per esempio entro il 2018 il club di Pallotta non raggiungerà il pareggio di bilancio attraverso i termini fissati o il segno rosso sarà ancora superiore ai 30 milioni al termine della stagione 2015-2016, allora verrà «sbloccata» anche la seconda parte della multa.
Nel frattempo, aspettando di capire quale tipo di competizione europea affronterà la squadra il prossimo anno, anche la riduzione della rosa non sembra preoccupare più di tanto. D'altronde la media delle squadre europee impegnate tra Champions ed Europa League non utilizza più di 21 giocatori (la Roma quest'anno tra le due competizioni ne ha utilizzati 23 per esempio). D'altronde da mesi il presidente Pallotta, insieme alla dirigenza, ha mantenuto un rapporto costante con l'Organo di Controllo Finanziario dell'Uefa, soddisfatta dal piano di risanamento e soprattutto dalla diminuzione costante delle perdite da parte del club romanista, che in serata ha diramato una nota: «L'accordo si è reso necessario a causa di una storica deviazione dal requisito del pareggio di bilancio imposto dalla Uefa, derivante da perdite economiche accumulate in passato nonché da una difficile situazione finanziaria del club antecedente all'acquisizione da parte dell'attuale proprietà».
L'Uefa ha esaminato gli ultimi cinque bilanci a partire dalle stagioni 2009-2010 e 2010- 2011 (risalenti alla proprietà precedente) in cui vennero registrate perdite pari a 22 e 30 milioni di euro. La prima stagione americana, schiacciata dal rosso ereditato, si concluse a giugno 2012 con una perdita di 58.5 milioni. Da quel momento è iniziato il piano di risanamento, che negli esercizi successivi ha registrato un miglioramento progressivo, -40 milioni a giugno 2013, -30 a giugno 2014. Conti che sono destinati a migliorare sensibilmente, ma ancora lontani dal pareggio di bilancio imposto nel prossimo triennio.
Sanzioni più dure invece per l'Inter che sarà costretta a pagare nell'immediato una multa da 6 milioni (ulteriori 14 sempre se non verranno rispettati i paletti) e l'ulteriore riduzione della rosa nel prossimo biennio: 21 giocatori il primo anno, 22 il secondo.
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