(Il Tempo - A.Austini)Sette partite in due mesi, nel mezzo la sosta natalizia, due gare di Champions e almeno una di Coppa Italia. La volata per il titolo d’inverno inizia sabato prossimo e si chiude il 12 gennaio con l’ultimo turno d’andata. Roma, Juventus e Napoli puntano a girare per prime attorno alla boa del campionato, ma attenti all’Inter, distante solo tre punti dagli azzurri e con lo scontro diretto ancora da giocare.
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Mezzo scudetto in sette tappe
(Il Tempo – A.Austini) Sette partite in due mesi, nel mezzo la sosta natalizia, due gare di Champions e almeno una di Coppa Italia.
Un obiettivo intermedio per acquisire consapevolezza, non un traguardo. La Roma lo sa bene: nella sua storia si è laureata campione d’inverno per sei volte e solo nella metà delle occasioni ha festeggiato lo scudetto. L’ultimo ricordo è della stagione 2003/04, quando alla fine del girone d’andata si ritrovò in testa a braccetto con il Milan, che la raggiunse proprio in extremis vincendo all’Olimpico nel giorno della Befana e a fine anno si cucì lo scudetto sul petto. Da allora in Italia chiunque ha «girato» al primo posto si è confermato campione alla fine.
Gli altri mezzi scudetti giallorossi non trasformati in uno intero risalgono al campionato 1980/81, finito nelle mani juventine, e a quello successivo al titolo più recente: nel 2001/02 la Roma di Capello campione d’inverno e l’Inter Simoni si dovettero arrendere all’ultima giornata al trionfo bianconero nel famoso 5 maggio.
Corsi e ricorsi storici che non sfiorano neppure Garcia. Il francese vuole riprendere il cammino interrotto dagli ultimi due pareggi e punta dritto verso la Champions. Poi, se la Roma resisterà lassù, alzerà l’asticella. Ora può contare su quattro impegni casalinghi nelle prossime sette sfide. Con i 32 punti già accumulati in classifica, è a portata di mano un altro record: nei tornei a 20 squadre la Roma è riuscita a ottenerne al giro di boa 42 in due occasioni di fila, nel 2006-07 e nel 2007-08. Due campionati vinti poi dall’Inter.
Bastano tre vittorie e due pareggi in sette match per far meglio, ma il calendario è tutt’altro che una passeggiata: Cagliari, Fiorentina, Catania e Genoa passeranno dall’Olimpico, mentre Totti & Co. dovranno sfidare in trasferta Atalanta, Milan e proprio lei, la Juventus allo «Stadium», dove finora hanno rimediato 11 gol contro 1 segnato in tre partite. La data cerchiata in rosso è il 6 gennaio anche stavolta, tanto per tornare ai corsi e ricorsi.
Più abbordabile, almeno sulla carta, il cammino dei bianconeri nonostante debbano affrontare quattro trasferte da qui al 12 gennaio, mentre il Napoli ha due trappole sul suo cammino, dicasi Lazio all’Olimpico e Inter al San Paolo. Ma per Conte e Benitez la vera insidia si chiama Champions League: tra una settimana si giocano la qualificazione rispettivamente in casa col Copenaghen e a Dortmund, poi devono completare l’opera il 10 e l’11 dicembre contro Galatasaray (in Turchia) e Arsenal.
Problemi che almeno quest’anno non riguardano Garcia e Mazzarri. L’Inter, però, ha l’«intralcio» della sfida di Coppa Italia il 4 dicembre in casa con il Trapani. Tutte le altre big entrano in scena a inizio gennaio e il tabellone potrebbe riservare un appuntamento niente male: se Roma (contro Verona o Sampdoria) e Juventus (Avellino o Frosinone) faranno il loro dovere negli ottavi, si ritroverebbero di fronte all’Olimpico nella gara secca dei quarti, a due settimane dallo scontro diretto in campionato. Roma-Juve è appena iniziata.
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