Col senno di poi, era meglio congedarsi da sconfitto sul campo, seppure per 7-1. E invece Maicon, dopo essersi guadagnato la possibilità di una rivincita, perde la Seleçao per sempre a causa di «motivi disciplinari»: la federazione brasiliana motiva così una decisione clamorosa.
rassegna stampa
Maicon cacciato dal Brasile
Secondo le versioni filtrate in serata, Maicon non si sarebbe presentato alla cena della squadra sabato. I giocatori avevano la giornata libera a Miami ma entro le 20 dovevano stare nell’hotel Mandarin.
Se fino a ieri il problema era che giocava col Brasile e non ancora con la Roma, adesso la situazione è ribaltata: la Seleçao ha cacciato Maicon dal ritiro americano di Miami, dopo averlo schierato titolare venerdì con la Colombia, e ha convocato Fabinho del Monaco al suo posto per la gara di domani con l’Ecuador. Lo ha deciso il ct Dunga, lo ha ufficializzato davanti ai giornalisti il coordinatore delle nazionali verdeoro Gilmar Rinaldi (ex procuratore di Adriano...). «Maicon va a casa per una decisione interna - ha detto il dirigente - non rientra nei piani dell’allenatore quindi non verrà più convocato». Rinaldi si è limitato ad aggiungere che c’è stato un «grave problema disciplinare». Secondo le versioni filtrate in serata, Maicon non si sarebbe presentato alla cena della squadra sabato. I giocatori avevano la giornata libera a Miami ma entro le 20 dovevano stare nell’hotel Mandarin. Il romanista non avrebbe rispettato l’orario e le sue spiegazioni, evidentemente, non hanno convinto Dunga, il ct con cui aveva vinto la Coppa America (2007) e la Confederations due anni dopo.
Il terzino era il veterano del gruppo ma da ieri in patria è un ex: l’hashtag #obrigadoMaicon impazza già su Twitter. «Non c’è nessun motivo disciplinare - ha provato a chiarire la sorella Carla, poi smentita dalla federazione - ha seri problemi fisici e personali, per questo non è in grado di dedicarsi al 100% alla nazionale».
Il romanista era tra i giocatori incaricati di parlare con la stampa ieri e, ovviamente, non lo ha fatto. I compagni hanno cercato di glissare. «Non chiedetemi niente» taglia corto David Luiz. «Questa decisione ci fa capire che dobbiamo accettare la linea del nuovo ct» aggiunge Luiz Gustavo.
E la Roma? Finora tace. Dopo le prime telefonate di ieri, aspetta il giocatore a Trigoria tra oggi e domani. Per capire.
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