Tutto come da copione. Novanta minuti più recupero in campo, un primo tempo titubante, la scossa a inizio ripresa, un assist dalla bandierina per l’illusorio terzo gol, infine una sconfitta maturata all’improvviso. Altro che Roma: la stagione di Mahrez è ricominciata da dove aveva finito la scorsa, nel cuore del Leicester, che ha debuttato con un pirotecnico ko (4-3) nella gara d’apertura della Premier. Nessuna sorpresa per Monchi, che da oltre un mese sta provando senza riuscirci a spezzare le resistenze del club inglese, per nulla convinto di lasciar partire il suo gioiello algerino. Tantomeno con un’offerta – 35 milioni di euro – inferiore di almeno 9 milioni rispetto al prezzo minimo fissato. A sentirlo ieri, il direttore sportivo giallorosso non intende ritoccare la proposta. «La Roma non farà altre offerte – ha detto il dirigente spagnolo a Siviglia durante la presentazione di Kolarov – riteniamo di aver compiuto tutti i passi giusti e onesti, adesso la palla è nel campo del Leicester e aspettiamo una risposta».
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Mahrez va in campo e “allontana” la Roma
Ieri il franco-algerino è sceso in campo da titolare in Arsenal-Leicester. Monchi lo ribadisce: "Non faremo altre offerte, riteniamo di aver compiuto tutti i passi giusti e onesti"
Ecco, il fatto che Shakespeare abbia schierato senza alcun problema Mahrez ieri sera può essere interpretato come una risposta. O meglio, una conferma. «Abbiamo messo sul piatto – ribadisce Monchi – la più alta offerta della storia della Roma, oltre 30 milioni fissi più bonus (per arrivare a 35, ndr) che farebbero lievitare sensibilmente quella cifra». Ma il Leicester chiede almeno 40 milioni di sterline, 44 al cambio con l’euro, per cedere l’algerino. «Perderlo l’ultimo giorno di mercato sarebbe un incubo» ha ammesso Shakespeare prima del match dell’Emirates, anche se le cronache inglesi parlano di un interesse per Townsend del Tottenham: lui sì che sarebbe il sostituto di Mahrez, a quel punto libero di accasarsi a Trigoria. Ma visto che al momento non se ne parla, la Roma è costretta a varare una volta per tutte il «piano B».
«Ci sono anche altre possibilità sulle quali stiamo lavorando – sottolinea Monchi – trasmetto lo stesso messaggio di serenità dei giorni scorsi, ribadendo che la rosa è compiuta al 90%». Quel 10% nella sua testa sarebbe rappresentato da un esterno destro d’attacco di qualità e, oltre a novità da Leicester, attende sviluppi sulla situazione di Cuadrado alla Juventus: l’eventuale arrivo del laziale Keita a Torino potrebbe portare a una cessione del colombiano, finora bloccato da Allegri. Detto del sondaggio senza ulteriori mosse su Schick, vicino all’Inter, va registrata la nuova speranza nutrita da Berardi di ricevere una chiamata da Di Francesco. Quella che finora non c’è stata. Quanto alla difesa, Monchi continua a prender tempo: «Abbiamo argomenti sufficienti in difesa per affrontare l’inizio della stagione, dopo Vigo col mister faremo il punto della situazione per ogni singolo reparto». Di una partenza di Strootman è inutile chiedere, «perché non abbiamo alcun interesse a parlare con la Juve o con qualsiasi altro club per trattare Kevin». Punto. Servono anche le cessioni: su Sadiq ora c’è l’Udinese.
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