(Il Tempo - T.Carmellini/V.Lo Russo)Sono diventati in men che non si dica una vera e propria leggenda capitolina. Sono i cinque maghi della Roma, o meglio, i presunti tali perché l’unica certezza fin qui è che la As Roma con questa storia non c’entra nulla. Il club giallorosso è stato di fatto tirato dentro questa trovata goliardica forse proprio perché le dieci vittorie consecutive in avvio di campionato sembravano avere davvero qualcosa di magico. Da lì è scattato il tormentone, sembra partito da una battuta (alla quale qualcuno avrebbe «abboccato») e sfociato con l’arrivo in grande stile dei cinque maghi «giallorossi» in occasione del match vinto dalla squadra di Garcia contro il Chievo all’Olimpico. Successo che ha coinciso con il famoso record e consentito a cinque tifosi romanisti di mascherarsi e inscenare un rito propiziatorio sotto la Sud nell’immediato post-gara.
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Maghi giallorossi ecco la vera storia
(Il Tempo – T.Carmellini/V.Lo Russo) Sono diventati in men che non si dica una vera e propria leggenda capitolina.
La storia dei cinque maghi è stata attribuita al presidente della Lazio Lotito che però ha smentito a più riprese su tutta la linea minacciando querele. Ma con il suo alter ego, il dg giallorosso Baldissoni, c’è stato più di una volta scambio di battute sui maghi: «A Baldissò hai visto? Maghi e macumbe alla fine si ritorcono contro - avrebbe detto a margine dell’assemblea di Lega il numero uno laziale al rivale - perché nella città eterna di Santa Romana Chiesa queste cose vengono punite… Non a caso ci sono gli esorcisti». Baldissoni stupefatto replicò: «Non dirmi che ci credi veramente? Non dirmi che davvero hai messo tu in giro questa storia dei maghi e degli stregoni».
Ma possibile che tutto ciò sia nato da una battuta? Possibile, ma difficile perché qualcosa sembra esseci stato. Tutto sarebbe nato da un ritrovamento di feticci, magliette laziali bruciate, foto di Hernanes con spilloni: come si fosse celebrato qualche «rito» esoterico appunto.
Immediata la caccia agli autori di tanta burla: o reato, perché va ricordato che il «satanismo» in Italia non è punibile dalla legge come singolo reato ma lo sono molte attività collegate alla pratica.
Apriti cielo. Perché in quel momento, con la Roma che volava e la Lazio in chiara crisi di risultati e anche un po’ sfortunata (va detto), in molti hanno pensato (almeno tra coloro che credono in queste cose) che la cosa potesse essere verosimile, che ci potesse essere qualche maleficio prodotto ad arte dal mago di turno. Qualcuno aveva anche detto di avere i nomi di questi cinque maghi: non autori delle malefatte ai danni della Lazio s’intende, ma piuttosto impegnati con i loro «benefici» a far volare la Roma in vetta al campionato di serie A.
E dei nomi di questi cinque maghi noi de Il Tempo siamo entrati anche in possesso: sono la cartomante brasiliana Daisy, il «consulente esoterico» Carmelo, la parapsicologa sensitiva Patrizia, la «maga dei tarocchi» di Torpignattara Veronica e l’esperto di cartomanzia d’amore Sandom.
Esistono tutti, svolgono attività nel settore a prezzi modici a partire da 20 euro a seduta (ma il costo sale rapidamente in caso di «interventi» specifici) e li abbiamo anche contattati, ma nessuno a sentir loro è mai entrato nel mondo sportivo, tantomeno in quello calcistico soprattutto della Capitale.
Insomma, smentite su tutta la linea. Nessun alleato esoterico quindi per la Roma di Garcia, nessuna macumba e nessun rito propiziatorio: tranne quelli consentiti (prima delle partite all’Olimpico il tecnico esce sul campo, si fa fare una foto e poi rientra nello spogliatoio). Che il francese arrivato dal Lille abbia fatto tutto da solo!?
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