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Maffucci (Zero Assoluto): “Svegliarsi giallorosso. Totti? Un Dio pagano”

Il noto cantante parla alla vigilia del derby: "La favorita? Quella che sta dietro, la Lazio. Non prevedo un risultato eclatante, spero solo che vinca il migliore, cioè la Roma"

Redazione

Da giorni Matteo Maffucci degli Zero Assoluto ha in testa solo il derby. Oggi il cantante, acceso tifoso della Roma, ha rilasciato un'intervista sulle pagine de "Il Tempo". Ecco uno stralcio delle sue dichiarazioni:

Com’è «svegliarsi la mattina» e iniziare la giornata con Roma-Lazio?

«Ormai ero settato sul derby alle 15 o piuttosto la sera, questo è il primo che si gioca così presto e sarà terribile. È la prima giornata che guardo quando esce il calendario di Serie A, però poi quando arriva non vorrei neanche vederla, vorrei passare direttamente alla successiva. Non la vivo con la spensieratezza delle altre. Ci pensi. Il giorno prima, quello prima ancora, ecc… ».

Radio romane on o off?

«Accesissime. Sento tutto, essere tifoso è un lavoro, non è una passione, è un luogo dove si soffre. Nessun tifoso sano ti dirà “oggi c’è il derby, che bello”. Lo vivi con tensione e quella roba lì… Poi se vinci la goduria è tanta, se perdi salti i giornali del giorno dopo e le radio le lasci spente. Una tragedia».

Come è sbocciatala sua passione?

«Si nasce tifando qualcosa. È uno dei pochi aspetti che re sta costante nella vita: la fede calcistica andrebbe scritta nella carta d’identità, assieme alla data di nascita. Una carta con sciarpetta. Ti racconta».

Chi è la favorita?

«Quella che sta dietro, la Lazio. Non prevedo un risultato eclatante, spero solo che vinca il migliore, cioè la Roma».

Spalletti deve restare?

«Io credo si sia un po’ incastrato parlando del suo futuro. Quando ha detto “se non vinco me ne vado” ha fatto come Renzi col referendum… Ora lui abilmente sta cercando una strada per rifletterci. Non è stato un abile comunicatore. Se sta zitto è meglio».

Si accontenterebbe del secondo posto?

«Rosicherei da morire, anche perché la Coppa Italia e l’Europa League erano alla nostra portata. Ma nelle coppe abbiamo sempre un alone di sfiga».

Totti?

«È un Dio pagano. Il più grande giocatore del calcio mondiale, gli posso solo dire grazie. Non credo che giocherà il prossimo anno, ma se continua è perché vuole vivere il calcio con professionalità, magari anche solo per 5 minuti».

(E. Menghi)