Caos calmo. Tre derby incastrati in due mesi, scontro sugli orari delle partite e sulle barriere dello stadio Olimpico. Le Istituzioni valutano la possibilità di un ritorno al passato, i club spingono per questa soluzione mentre i Sindacati di Polizia contestano tale prospettiva. Il Ministro dello Sport Luca Lotti, in vista della riunione cui parteciperà martedì al Viminale col collega dell’Interno Minniti e i vertici di Roma e Lazio lavora per risolvere il problema che di facile risoluzione non è. Il calendario di calcio oltre a presentare tre sfide tra le due formazioni capitoline in sessantuno giorni – deve tener conto anche di altre partite calde, come ad esempio Roma-Napoli considerata ad altissimo rischio da parte dei tutori dell’ordine. «Tifiamo affinché si tolgano le barriere, anche perché sono in arrivo due derby a Roma – afferma il Presidente del Coni Malagò – su questo argomento è sceso in campo il Ministero dell’Interno ed è chiaro che verranno coinvolti anche il Capo della Polizia, la Prefettura e la Questura. Le ha eliminato a sorpresa il ben più blasonato Leeds United. Al resto ci ha pensato il sorteggio, regalando agli US la chance di poter affrontare l’Arsenal di Arsene Wenger, Ozil, Sanchez e Giroud. Shaw, in verità, barriere negli stadi sono un tema che riguarda il mondo dell’ordine pubblico, noi siamo spettatori interessati, ma solo se si sentono garantite le Autorità Istituzionali che hanno la responsabilità sull’ordine pubblico».
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Lotti: “Una soluzione per le barriere”
Il Ministro dello Sport, in vista della riunione cui parteciperà martedì al Viminale col collega dell’Interno Minniti e i vertici di Roma e Lazio, lavora per risolvere il problema
Ma il doppio derby tra Lazio e Roma in programma nelle semifinali di Coppa Italia pone un nuovo dilemma legato anche agli orari degli incontri; la Rai detiene i diritti televisivi della manifestazione, e ha firmato un contratto con la Lega Calcio che le garantisce la messa in onda in diretta delle partite nella fascia serale. Ma l’Osservatorio sulla sicurezza dal 2013 a oggi ha sempre fatto svolgere i derby romani di pomeriggio per motivi di ordine pubblico. Qualora l’Osservatorio dovesse confermare il proprio veto sui derby in notturna, ci sarebbero ripercussioni economiche sull’incasso al botteghino con un relativo calo di affluenza – l’andata della semifinale di Coppa Italia è prevista mercoledì 1 marzo, il ritorno martedì 4 aprile – ma creerebbe delle criticità anche dal punto di vista degli ascolti televisivi che si andrebbero a ripercuotere sul settore pubblicitario.
Un danno economico per i due club e per la Tv di Stato che a quel punto sarebbe «costretta» a svendere l’evento sportivo pur avendo pagato a caro prezzo i diritti della Coppa Italia alla Lega calcio. In una settimana, tra sabato 26 febbraio e sabato 4 marzo, la Roma affronterà Inter, Lazio e Napoli – teoricamente sempre in notturna – e anche un piccolo spostamento orario rischia di avere riflessi inattesi che andrebbe a creare un effetto domino a livello economico. Gli interessi sono altissimi, ma la sicurezza resta la priorità assoluta che le Istituzioni dovranno prendere in considerazione. Togliere le barriere dalle curve in questo momento storico potrebbe essere un boomerang, di fronte a un calendario che propone partite considerate ad altissimo rischio da parte dell’Osservatorio del Viminale. Tutto questo va incastrato nel quadro generale, con la stagione delle elezioni politiche alle porte; non sarà facile prendere una decisione tra interessi politici ed economici.
(S.Pieretti)
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