Uno stadio nuovo di zecca, concepito dall’A.S. Roma per accogliere fino a 62mila spettatori, potrebbe essere il "plus" per l’eventuale candidatura della Capitale a ospitare gli Europei del 2032, scrive Martina Zanchi su Il Tempo, magari insieme a uno stadio Flaminio finalmente ristrutturato.
Il Tempo
Lo stadio Pietralata e il Flaminio per Euro 2032
Su questa prospettiva, suggerita dall’assessore all’Urbanistica Maurizio Veloccia al termine dell’incontro di ieri, in Comune, per l’analisi tecnica del piano di fattibilità dello stadio a Pietralata, c’è la condivisione della società giallorossa. Negli uffici del dipartimento Urbanistica di Roma Capitale, ieri mattina, è arrivato puntuale l’amministratore delegato della Roma Pietro Berardi.
Due ore di incontro in via della Civiltà del Lavoro nelle quali i tecnici incaricati dai Friedkin di seguire il «dossier» stadio hanno illustrato ai funzionari capitolini le caratteristiche principali del progetto. E l’aria che si respirava era serena, rilassata. D’altra parte il Comune ha già richiesto ufficialmente ai giallorossi di integrare alcui aspetti del fascicolo, considerati ancora troppo scarni. D’altronde l’iter in corso è ancora nelle fasi preliminari e l’A.S. Roma ha assicurato piena collaborazione al Campidoglio.
Le stesse tematiche sono tornate sul piatto anche ieri. I nodi da sciogliere sono noti: su tutti quello degli espropri, necessari ad acquisire l’intera area interessata, ampia 160mila metri quadrati, che in parte risulta essere ancora privata. Poi il piano della mobilità, da approfondire, e le opere che i Friedkin sono disposti a eseguire (e a cedere al Comune di Roma) per migliorare la viabilità nel quadrante di Pietralata. Infine la sostenibilità energetica dell’intero impianto. L’A.S. Roma non si sottrarrà ai chiarimenti richiesti e, da lunedì, ripartiranno i contatti tra pubblica amministrazione e società per programmare i prossimi incontri. La strada verso il nuovo stadio ora è tracciata.
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