rassegna stampa

L’Isis ferma il Belgio, non Londra

Prima dell’amichevole tra Turchia e Grecia, dagli spalti di Istanbul sono partiti fischi e cori durante il minuto di raccoglimento per le vittime degli attentati di Parigi

Redazione

"Il terrore continua sui campi di calcio. Dopo le bombe dello Stade de France - il pubblico raccolto sul prato mentre si diffondevano le notizie dei morti, il presidente Hollande evacuato come ieri la Merkel a Hannover - l’Europa fa i conti con il clima di paura e di incertezza innescato dalla mattanza di Parigi. Il prolungarsi della caccia all’uomo nei confronti di Abdeslam Salah, uno degli attentatori del massacro, ha fatto saltare l’amichevole Belgio-Spagna in programma ieri allo stadio Re Baldovino di Bruxelles. Le federazioni di calcio dei due Paesi si erano impegnate a giocare nonstante il sangue, i morti, lo sgomento del mondo, per dare un segnale di reazione. Ma il governo di Bruxelles alla fine ha imposto lo stop.«Deploriamo profondamente che una tale partita amichevole fra due nazionali venga annullata così tardi e capiamo la delusione di molti tifosi. Tenuto conto delle circostanze eccezionali, non possiamo tuttavia prendere alcun rischio in materia di sicurezza per i nostri giocatori e tifosi», ha scritto con un pizzico di polemica la Federcalcio belga. Nel Paese il livello di sicurezza è stato innalzato da 2 a 3, su una scala di 4, e il rischio attentati è stato valutato come «possibile e credibile» dal gabinetto del primo ministro Charles Michel. Proprio allo stadio Re Baldovino la nazionale di Antonio Conte, venerdì scorso, stava affrontato in amichevole i padroni di casa quando a Parigi si scatenava l’inferno. Il ct belga Marc Wilmots ha fatto sapere che «la squadra non aveva mostrato timori ed era pronta a giocare. È un peccato che ciò non sia stato possibile. Il calcio dovrebbe essere una festa». Il collega Vicente del Bosque, ha ammesso: «I giocatori sono tranquilli, ma prima si torna a Madrid e meglio è». Sui prossimi Europei Del Bosque si augura che si disputino in Francia «in una situazione di normalità». Nel mirino dei terroristi però c’è proprio la normalità, la quotidianità dello stile di vita europeo, in un locale, in una sala da concerto, allo stadio. Proprio il Belgio ospiterà la Coppa Davis, la prossima settimana. «Non voglio vivere nella paura ogni volta che entro in un campo da tennis», ha detto lo scozzese Andy Murray che non nasconde la propria preoccupazione in vista della finale in programma a Gand a poco più di 50 km da Molenbeek, il quartiere nel mirino degli investigatori. «Ora c’è bisogno di intensificare il livello di sicurezza in tutti gli eventi sportivi e anche per la finale Coppa Davis», ha detto il numero 2 del mondo.

"ITALIA

"Anche al Dall’Ara di Bologna, come a Wembley e nelle altre partite giocate ieri in Europa, l’amichevole tra Italia e Romania è stata preceduta dalla Marsigliese con i capitani delle due nazionali che hanno portato in campo la bandiera francese.

"Con la ripresa del campionato, la prossima settimana, diventano operative le misure disposte con la circolare firmata lunedì dal capo della Polizia Alessandro Pansa. A prefetti e questori si chiede «massima attenzione e vigilanza» su tutti gli eventi con pubblico e che vedranno l’inasprimento delle routine di sicurezza, a partire dalle perquisizioni ai varchi e dalle bonifiche ambientali degli impianti sportivi. Dal Viminale arriva l’indicazione di «rimodulare i controlli» per le problematiche connesse al tifo violento «in base alle nuove esigenze» ma al momento non verranno prese misure più drastiche, come l’utilizzo dei cani antiesplosivo o di strumenti in grado di rilevare la presenza di ordigni.

"FRANCIA

"«Venerdì sera allo Stade de France è stata evitata una tragedia sul tipo di quella di trent’anni fa allo stadio Heysel di Bruxelles finita con la morte di 39 tifosi italiani», ha detto il ministro dello Sport francese Patrick Kanner. La decisione di non far uscire il pubblico dallo Stade de France e di lasciar proseguire la partita dopo le esplosioni «sono state decisive per limitare l’impatto in termini di vite umane», ha detto Kanner che ha respinto le critiche sulla sicurezza negli stadi del Paese in ottica Euro 2016. «Abbiamo dimostrato di essere in grado di assicurarla - ha rivendicato - trarremo lezioni da quanto accaduto per migliorare ancora». Il primo, vero esame arriverà già questo fine settimana con le partite di Ligue 1 e Ligue 2. Si era parlato di un rinvio, poi scongiurato dall’annuncio del segretario di Stato con delega allo sport Thierry Braillard: «Dobbiamo continuare a vivere la nostra vita. Penso che in questo momento abbiamo bisogno di rassicurazione». Il corpo anti-hooligan della Francia si è riunito e metterà in campo le più alte misure di sicurezza possibili. Rassicurazioni non sufficienti, almeno per Edinson Cavani, l’uruguayano ex Napoli in forza al Psg. «Dopo le partite con la nazionale tornerà a Parigi ma ha paura - ha detto il suo agente Claudio Anelucci - tutto il calcio dovrebbe fermarsi».

"Colpito a livello personale Javier Pastore, anche lui attaccante del Psg, anche lui un passato in serie A, col Palermo. L’argentino ha rivelato di aver perso due amici nel massacro del Bataclan: «Erano nel teatro al momento dell’attacco. Sono molto triste per quello che è successo, un dramma non solo per i francesi ma per tutti - ha sottolineato l’ex palermitano - La mia famiglia, mia moglie e mia figlia non sono a Parigi, per fortuna sono in Italia. Sarà un scioccante tornare a vivere a Parigi».

"Guarda al prossimo Tour de France il ciclista australiano Michael Rogers, campione del mondo a cronometro: «Spero che i responsabili facciano il loro lavoro per garantire la sicurezza della gara. Noi passiamo vicino a molte persone lungo la strada. Un attacco potenziale potrebbe essere facile».

"SPAGNA

"Misure di sicurezza eccezionali anche in Spagna con il «clasico» Real Madrid-Barcellona, in programma sabato, che si preannuncia blindato. Lo stadio Bernabeu sarà circondato per l’occasione da un triplice anello di sicurezza, che filtrerà l’accesso del pubblico. Nei prossimi giorni partiranno le bonifiche e i controlli sulle auto nell’area circostante. Il presidente del Consiglio superiore dello sport Miguel Cardenal ha per ora escluso un possibile rinvio della partita. Il Barcellona ha annunciato che rafforzerà le proprie misure di sicurezza. Il club catalano ha rivisto i suoi protocolli e, consigliato dal Mossos d’Esquadra (la polizia regionale catalana), ha deciso di rafforzare i propri dispositivi. Il Real Madrid invece ha detto che non hanno ancora preso alcuna decisione straordinaria al riguardo, e attende di incontrare la polizia, le autorità e gli altri soggetti coinvolti nell’organizzazione della partita prima di decidere eventuali rafforzamenti.

"TURCHIA

"Il clima di Wembley non si è ripetuto ovunque. Prima dell’amichevole tra Turchia e Grecia, dagli spalti di Istanbul sono partiti fischi e cori durante il minuto di raccoglimento per le vittime degli attentati di Parigi. Secondo diversi organi di stampa, i tifosi hanno urlato: «Allahu Akba».

"FIFA

"Il principe Alì bin al-Hussein, candidato alla presidenza della Fifa, ha lanciato un appello al mondo del calcio perché lo aiuti a trovare idee per combattere l’estremismo e il terrorismo. Il principe ha chiesto alle federazioni affiliate alla Fifa «di unirsi a me per avviare un dialogo serio all’interno della nostra famiglia e raggiungere tale obiettivo». Il presidente della federazione giordana ha sollecitato l’unione degli sforzi per «coinvolgere i nostri giovani attraverso il calcio e lo sport» affinché una «sana competizione ed un corretto stile di vita possa dare loro la speranza di un futuro migliore». E ha poi lodato i tifosi«che sfidano i terroristi con il loro amore per il gioco e la vita». Alì ha ricordato di aver perso alcuni amici dieci anni fa, quando attentatori suicidi colpirono tre alberghi di Amman. Anche Michel Platini, attualmente sospeso dalle funzioni di presidente Uefa per un periodo di novanta giorni e aspirante capo della Fifa, ha osservato il minuto di silenzio per le vittime degli attentati terroristici di venerdì scorso a Parigi nella sede della federazione europea. Platini non avrebbe potuto nemmeno entrare nei locali dell’Uefa ma, secondo quanto riferito dai suoi legali, è rimasto così sconvolto dalla tragedia di Parigi che non ha potuto non prendere parte alla cerimonia tenutasi a Nyon.

"(D. Di Santo)