rassegna stampa

Alla Lazio il derby dei veleni

La Roma in vantaggio di due reti e con un uomo in più, si fa rimontare e superare dai cugini che volano alle final four. Finisce 3-2.

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Non c’è due senza tre. La Lazio batte per la terza volta nella stagione la Roma decretando l’uscita dalla Final Eight dei giallorossi. Di certo non una delle migliori prove dei biancocelesti, dentro e fuori dal campo. I ragazzi di Inzaghi iniziano il match spenti e poco determinati, ma ribaltano il risultato e l’intera gara recuperando due gol. Ma la vittoria ha il sapore amaro.

Infatti, oltre al problema infortunati che vedrà la Lazio privata di diversi elementi, i biancocelesti in semifinale dovranno fare a meno anche di Minala, autore della seconda rete, che in finale di gara inveisce contro i giallorossi, colpevoli, secondo il procuratore del centrocampista, di averlo chiamato con appellativi quali «vecchio» e «nonno». La questione è proseguita anche negli spogliatoi dove Minala si è reso protagonista di un gesto volgare verso De Rossi. Il giocatore laziale verrà, dunque, espulso e multato dalla società. Composta la reazione del mister giallorosso che di fronte all’intemperanza del camerunense ha preferito non alimentare polemiche. Oltre il danno, la beffa dunque per i ragazzi di De Rossi che salutano così ai quarti le Final Eight 2014 dicendo di nuovo addio alla possibilità di vincere lo scudetto. Chance che al contrario ha la Lazio, campione in carica. «Dobbiamo recuperare le forze - commenta a fine match Simone Inzaghi - e vedere bene la situazione degli infortunati, saremo un po’ in emergenza, ma siamo contenti di aver vinto il derby. Noi ce la metteremo tutta fino alla fine».

È la Roma a partire col piglio giusto. Resiste senza problemi ai primi sterili tentativi di pressing offensivo e riparte in contropiede. Si porta subito in vantaggio con Adamo che sorprende la linea difensiva laziale con un violento diagonale da fuori area. Il gol stimola i giallorossi che continuano a creare gioco e a cercare il raddoppio che arriva dopo una ventina di minuti con Taviani. La gara sembra ormai in pugno per la Roma, ma a poco più di mezz’ora l’inizio della rimonta biancoceleste: Somma spinge Lombardi in area e l’arbitro su segnalazione dell’assistente assegna il penalty. Elez, dal dischetto, trasforma. La gara si scalda nel finale del primo tempo. Mazzitelli entra in maniera fallosa su Lombardi che reagisce in malo modo e viene espulso lasciando in 10 i biancocelesti.

Nella ripresa tutta un’altra storia. Ennesimo blackout per i ragazzi di De Rossi che si spengono pian piano, mentre la squadra di Inzaghi mette la giusta determinazione e trova il gol del pareggio con Minala. La Roma prova a ripartire con Ferri e Adamo, ma è la Lazio a centrare lo specchio della porta con Murgia. Una doccia gelata per la Roma che nonostante il vantaggio e la superiorità numerica vede scivolare dalle mani un risultato quasi acquisito. «È una sconfitta che brucia molto - commenta De Rossi - non so cosa volessero fare i ragazzi nel secondo tempo. È una grande delusione, lo sarebbe stata con qualsiasi altra squadra».