rassegna stampa

L’assistente-assente e un rigore che manca

Ma non sarebbe il caso di sostituire gli addizionali con la tecnologia come proposto da Tavecchio?

finconsadmin

In una partita diretta male da Guida sia tecnicamente che disciplinarmente (fa fatica a tenere in mano le redini della gara dopo il gol). I provvedimenti disciplinari tra giocatori che litigano e qualche colpo «proibito» spesso non sono tempestivi. Gli episodi principali sono però la rete convalidata alla Roma e il rigore non concesso all’Udinese. Primo episodio: al 17’ Astori copisce di testa il pallone che va a sbattere nella parte interna della traversa e anche se di poco oltrepassa completamente la linea di porta. Giusto concedere la rete ma è anomalo il modo in cui Guida e il suo addizionale Maresca arrivano alla decisione.

Prima domanda: per prendere la decisione è posizionato meglio Guida o Maresca ? La risposta è semplice: Maresca, che chiaramente dice sia a Guida che Astori che la palla non ha oltrepassato la linea. Passa qualche secondo e Guida si assume la responsabilità di assegnare la rete. Bisogna ricordare che è sempre l’arbitro centrale a prendere l’ultima decisione e Guida con ritardo ma con coraggio sceglie la via giusta. Però dopo questo episodio siamo ancora più convinti che l’addizionale non serve e la tecnologia è sicuramente più affidabile.

Secondo episodio: questa volta è più semplice in quanto l’intervento di Emanuelson al 40? s.t. scomposto e da dietro su Kone è calcio di rigore. Anche nell’ipotesi che il romanista avesse colpito il pallone. prende contemporaneamente le gambe dell’avversario e pertanto conseguenza logica è la concessione del rigore. Anche questa volta ci chiediamo: che aiuto ha dato Maresca (ancora lui) a Guida? E ci domandiamo di nuovo se non sarebbe il caso di sostituire gli addizionali con la tecnologia come proposto da Tavecchio.