Un contributo di quelli pesanti: la Soprintendenza (statale) Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per il Comune di Roma, guidata dall’architetto Margherita Eichberg, ha espresso un parere negativo sul progetto: sia sulle procedure seguite da Comune e Regione che su prescrizioni delle Belle arti che non sarebbero state rispettate dai proponenti durante la stesura degli elaborati. La prima «frustata» della Soprintendenza è riservata a Regione e Comune in merito alle procedure seguite per la Valutazione di Impatto ambientale e la Valutazione Ambientale strategica: «Non accompagnate da alcuna istruttoria dell’Ente proponente e dell’Ente competente né da un elenco che permetta di verificare la completezza e l’univocità della documentazione». Dopo di che, si entra dritti nelle questioni procedurali: «Scarsa chiarezza da parte dell’Ente procedente sulle procedure attivate» e «non risulta il coinvolgimento del Ministero» sui piani paesaggistici e su quelli particolareggiati. Sul progetto, poi, la Soprintendenza va giù pesante: «Si ritiene che la relazione paesaggistica non sia stata affatto formulata» ai sensi delle norme vigenti, che manchino una serie di elaborati frai quali delle «fotosimulazioni» dell’ area di Tor di Valle prese «dai vari punti di vista» come le «terrazze del Gianicolo, il parco degli Aranci, il Vittoriano».
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L’assessore: “Ora la Roma si adegui”
Civita, responsabile all'Urbanistica: "Il documento non può interrompere i tempi della Conferenza dei servizi"
Inoltre, «gli elaborati non hanno tenuto in nessun conto né delle valutazioni di criticità né delle richieste integrative avanzate dagli uffici del Mibact» sul paesaggio e sul «grado di reversibilità e irreversibilità delle opere». Infine, la Soprintendenza individua come «criticità» gli edifici «di notevole altezza» e alcune opere infrastrutturali che vanno ad «interferire con i beni monumentali e paesaggistici». Temi che dovrebbero far variare il progetto «nonché influire sulla dichiarazione di pubblica utilità». La replica arriva dall’assessore regionale all’Urbanistica, Michele Civita: «Il documento non può interrompere i tempi della Conferenza dei servizi. Sarà compito del soggetto proponente adeguarsi a queste osservazioni. Il Mibact già si è espresso formalmente in sede di conferenza preliminare dando un parere positivo».
(F. M. Magliaro)
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