rassegna stampa

L’«altalena» romanista deve ritrovare lo slancio

Non mancano i motivi di attrazione, su tutti, l'esordio in giallorosso di El Shaarawy. Sembra molto motivato, il Faraone, che insegue un riscatto, dopo una serie troppo segnata dagli infortuni

Redazione

A cavallo dell'impresa impossibile, la trasferta allo Juventus Stadium, l'altalena di Luciano Spalletti prova a rilanciarsi verso l'alto. Stentato il primo slancio, con il pari del fanalino Verona in casa, l'Olimpico offre subito una ghiotta occasione con la visita del Frosinone, all'ardua ricerca di qualche punto per una corsa alla salvezza divenuta arrancante dopo una serie di stenti. Ma già da martedì il percorso del nuovo tecnico romanista tornerà a proporre un impegno difficile, con la trasferta di Reggio Emilia, contro il Sassuolo che, nonostante una fase declinante, vanta ancora una classifica di tutto rispetto. Sarà l'unico anticipo di un turno feriale nel quale la sola ragione di interesse vero sarà la sfida laziale con il Napoli, che spera di affrontarla ancora da capolista, nonostante domani troverà l'insidia dell'Empoli.

Oggi, una vigilia più di quantità che di qualità. Dei tre anticipi, il più degno di attenzione è quello serale, con il pronostico a senso unico per la Roma. Non mancano i motivi di attrazione, su tutti, l'esordio in giallorosso di El Shaarawy. Sembra molto motivato, il Faraone, che insegue un riscatto, dopo una serie troppo segnata dagli infortuni. Vuole convincere la Roma, ma anche Antonio Conte, per ritagliarsi un posto nella spedizione azzurra all'Europeo di Francia.

La domenica offre qualche spunto interessante, soprattutto per le più recenti operazioni di mercato, che tuttavia non sembrano coinvolgere le maggiori protagoniste della stagione. La Juventus avrà qualche problema a Verona di fronte a un Chievo che sa anche produrre miracoli, ma che ha perso il suo attaccante più prestigioso, cioè Paloschi. Domani sera, non è di altissimo livello il derby milanese, che in passato avrebbe offerto ben altre suggestioni. Adesso il disamore è diventato sentimento comune per entrambe le tifoserie, resta solo una rivalità cittadina, che però non suscita gli entusiasmi dei bei tempi.

(G. Giubilo)