rassegna stampa

La tristezza di giocare senza tifosi

Contro il Viktoria Plzen la Roma ha l'obbligo di non sbagliare, per prendersi la testa del girone e per dimenticare al più presto la sconfitta di Bergamo

Redazione

Ora che la caduta di Bergamo sembra avere ristretto gli orizzonti della Roma, acquista motivi di interesse l’impegno di EuropaLeague. C’è una testa della classifica da difendere, sperando che contro il Viktoria, Juan Jesus si dimentichi di profondere altri regali. La Roma non avrà neanche stasera il suo pubblico, perché le autorità non vengono sfiorate dalla tentazione di limitare i provvedimenti che stanno tenendo lontani dall’Olimpico i tifosi dei posti più popolari. Nonostante questo, c’è l’obbligo di non sbagliare l’approccio a una partita che, sulla carta, non dovrebbe proporre grossi problemi, anche se gli avversari sono nel loro momento migliore e conservano la testa della classifica nel campionato ceco. La squadra di Spalletti dovrà mettersi alle spalle la brutta prestazione di Bergamo, che ha sancito con largo anticipo l’addio a ogni velleitaria ambizione di contendere lo scudetto alla Juventus, padrona assoluta del campionato italiano.

Serve una vittoria utile per il morale, in vista del ciclo terribile che attende i giallorossi nel mese di dicembre e prima del quale non andrà sottovalutato l’ostacolo del Pescara, che almeno per un tempo riesce ad esprimere valori accettabili, anche se poi alla distanza accusa sempre un evidente calo di condizione. Partire dall’Europa con il piede giusto cancellerebbe anche gli spifferi su presunti malumori all’interno di Trigoria. Ma la seconda competizione europea non coinvolge soltanto la Roma, perché dopo il balzo in avanti prodotto dalla Juve a Siviglia, il rankingUefa è suscettibile di altri sensibili progressi, in attesa che si possano raggiungere traguardi più prestigiosi. Pronostico abbastanza netto per la Fiorentina con il Paok, compito più arduo per il Sassuolo, impegnato a Bilbao, e anche per l’Inter, che l’avvio da incubo costringe a una rincorsa senza il minimo margine di errore.

(G.Giubilo)