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La Sud invade Testaccio: no alle barriere

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Quando mancava più di un’ora al fischio d’inizio 3mila tifosi erano già a campo Testaccio, lo storico impianto del primo scudetto.

Redazione

Come promesso la curva Sud rimane vuota anche nel derby: il tifo giallorosso torna alle origini.Quando mancava più di un’ora al fischio d’inizio 3mila tifosi erano già a campo Testaccio, lo storico impianto del primo scudetto.

È il momento della rabbia contro istituzioni e società, contro le barriere e il giro di vite sul tifo organizzzato: «Questa Curva non si divide». Cori contro il prefetto Gabrielli, fumogeni e petardi, appare lo striscione «Pallotta maiale».

Poi il corteo si muove verso il maxischermo installato all’ex Mattatoio. Cori contro il dg Baldissoni, insulti e sfottò contro la Lazio. «Ogni scusa è buona per lucrare, dai 5 euro alla libertà di tifare», si legge in uno striscione. Ma c’è anche la festa, la gioia per il vantaggio giallorosso e il raddoppio. Poi l’apprensione per il ritorno dei biancocelesti e la liberazione finale continuata a Trigoria, dove un gruppo di tifosi ha accolto il ritorno del pullman giallorosso.

Si festeggia così la vittoria nella partita più attesa mentre la Questura fa sapere che esaminerà le immagini del corteo («non autorizzato», scrive)per accertare eventualità responsabilità. Il braccio di ferro continua.