Altro che rivincita. Dopo i sei schiaffi presi in Norvegia la Roma non riesce a battere il Bodo/Glimt neppure all’Olimpico, anzi, si ritrova rincorrere due volte e deve accontentarsi di un pareggio che la lascia al secondo posto del girone. Finisse così, i giallorossi dovrebbero giocare il playoff con una delle retrocesse dall’Europa League a fine febbraio. Come riporta Il Tempo, dai quaranta mila dell'Olimpico piovono fischia più riprese. Non basta il carattere per vincere le partite, l’organizzazione difensiva e soprattutto offensiva latitano, così non si va lontani. Il Bodo Glimt dimostra subito che è una squadra con qualità, ben messa in campo, che corre, palleggia e si affida al talento cristallino di Solbakken che al 45’ porta in vantaggio i suoi. Alla Roma manca lo spunto decisivo, Mourinho riabilita gli epurati e manda in campo Villar a inizio ripresa. Continua anche la «maledizione» con gli arbitri: stavolta, nell’unica competizione rimasta senza Var, l’arbitro si perde un rigore per fallo di mano netto di Moe. Serve una svolta per ritrovare almeno l’entusiasmo di inizio stagione. L’effetto Mourinho si è già affievolito.
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La Roma si è persa
Non basta il carattere per vincere le partite, l’organizzazione difensiva e soprattutto offensiva latitano, così non si va lontani
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