La Roma ricomincia come aveva finito. Dall’1-0 di Tirana per il trofeo che ha interrotto il sortilegio, alla vittoria di misura a Salerno ieri nell’esordio ufficiale in campionato, scrive Alessandro Austini su Il Tempo.
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La Roma non sbaglia
Mourinho parte bene anche in questa seconda stagione sulla panchina giallorossa, si affida a tutta la qualità di una rosa più forte e lunga, sfrutta la solidità maturata lo scorso anno per proteggere il vantaggio e per la decima volta da quando allena la Roma vince una partita 1-0.
Un risultato che è ormai anche un marchio di fabbrica. Nella formazione iniziale il tecnico preferisce partire con Spinazzola a sinistra e il “collaudato” Cristante al posto di Matic. Una scelta che si rivelerà decisiva. Al fianco di Bryan in mediana c’è Pellegrini perché davanti serve altro spazio per sprigionare il resto del talento: Dybala, Zaniolo e Abraham formano il tridente d’attacco.
L’argentino è l’unico nuovo acquisto nella formazione titolare, parte a destra, si scambia la posizione con Zaniolo, talvolta si accentra. Basta arrivare da uno di quei tre e la Roma diventa pericolosa.
Il più brillante è il numero 22 giallorosso. A segnare il gol del vantaggio, però, è Cristante che sfrutta una deviazione per indirizzare pallone all’angolino su una respinta della difesa della Salernitana.
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