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rassegna stampa

La Roma gioca, la Juve vince

LaPresse

I giallorossi fanno la partita allo Stadium, ma sono gli uomini di Pirlo a conquistare i 3 punti

Redazione

La Roma gioca, la Juventus vince: finisce 2-0. È la sintesi dell'anticipo di Torino che vede il sorpasso bianconero ai danni dei giallorossi che stasera si potrebbero ritrovare addirittura quinti (se la Lazio dovesse battere il Cagliari all'Olimpico raggiungerebbe al quarto posto la Roma ma in vantaggio per gli scontri diretti) e quindi fuori dalla zona Champions. Ma soprattutto allo Stadium la Roma conclama quello che sembrava essere un fattore marginale ma che è un problema in grado di raccontare molto, se non tutto, del suo cammino in campionato: non ha mai vinto con una delle prime otto squadre in classifica, ricorda Il Tempo. Qualcosa vorrà pur dire...

Fonseca & Co. si confermano quindi grandi con le piccole e piccoli con le grandi e stavolta il tecnico deve accollarsi la sua parte di colpe. Perché non puoi andare in casa della Juve regalando, alla squadra che ha vinto gli ultimi nove scudetti, un giocatore come Dzeko. Le lezioni si danno a scuola e a volte anche nella vita ma quando c'è di mezzo un interesse comune chi ha più intelligenza dovrebbe utilizzarla. Così non è stato e fedele al "suo" credo ha deciso di riabilitare il bomber bosniaco dopo lo screzio che ha tenuto banco a Trigoria negli ultimi giorni, ma di farlo partire dalla panchina e lasciarcelo per più di un'ora. E dare la fascia da capitano, vista l'assenza di Pellegrini, a Cristante che l’ha portata anche con onore tornando a testa alta da Torino.

Probabilmente sarebbe finita così allo stesso modo, ma la scelta di Fonseca innesca un dubbio legittimo: visto che, tra l’altro, il titolare scelto dal portoghese non era certo CristanoRonaldo (BorjaMayoral dopo gli ultimi splendori è tornato nella "sua" confortevole zona d'ombra). Il CR7 vero invece ce l’ha la Juventus e gli basta toccare un pallone per castigare i giallorossi: uno-due da fermo che inchioda Pau Lopez.

Un vantaggio che non cambia la dinamica della serata per la Roma ancora in partita. Lo confermano i numeri a fine gara, sintomatici sull'andamento di una partita (sulla quale il "fedele" Orsato ha vigilato affinché finisse come sempre visto che con lui in campo la Juve non perde da cinque anni e mezzo), e recitano: 14 tiri per la Roma, 3 perla Juventus. Due reti e una traversa, oltre a una parata di Pau Lopez perché l’azione del secondo gol bianconero, visto il rimpallo, non è nemmeno considerato un tiro in porta.

È tutto vero ed è la sintesi di questa stagione nella quale la squadra di Fonseca non riesce ad essere costante nel suo percorso di crescita e si ritrova troppo spesso a tornare alla casella di partenza, senza passare dal via, come in un Monopoli impazzito. Ora Udinese e Benevento prima di Roma-Milan che sarà un'altra cartina tornasole peri giallorossi che intanto però devono almeno confermare il trend con le piccole: almeno quello...