(Il Tempo - A.Austini)A forza di tirarla, la corda s’è spezzata. C’è una lunga storia dietro l’intervista-terremoto di Benatia, che ha sconvolto la calma apparente della Roma sul mercato.Dopo essersi confrontato a più riprese con la società in questi mesi, il difensore si è fatto i suoi calcoli, i dirigenti idem, e a metà settimana le parti sono arrivate a una conclusione: trovare un punto d’incontro è praticamente impossibile.
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La Roma fa il prezzo di Benatia
(Il Tempo – A.Austini) A forza di tirarla, la corda s’è spezzata. C’è una lunga storia dietro l’intervista-terremoto di Benatia, che ha sconvolto la calma apparente della Roma sul mercato.
Mercoledì scorso l’ultima riunione a Trigoria con il procuratore, prima della partenza del giocatore per la nazionale. Le posizioni sono piuttosto distanti. La Roma non ha intenzione di vendere il marocchino, tantomeno di accontentare la sua richiesta: un rinnovo fino al 2019 con stipendio più che raddoppiato dagli attuali 1.2 milioni netti a 2.8. Benatia, invece, reputa «ridicola» (così l’ha definita) la proposta ricevuta: adeguamento a 1.9 netti, che sarebbero «solo» 100mila euro in più di quanto è riuscito a guadagnare quest’anno con i premi. Si è abituato diversamente in questi anni, Mehdi: in tre anni a Udine ha ottenuto altrettanti aumenti, passando da uno stipendio di 140mila euro, a 400mila fino a 800mila.
Ma a Trigoria i piani sono altri: il monte ingaggi (premi inclusi) è schizzato a 120 milioni e deve scendere di una decina visto che ad oggi la società non sarebbe in linea con i parametri imposti dal fair play finanziario dell’Uefa.
E allora le soluzioni sono due: 1) Benatia si mette l’anima in pace e continua a rispettare il suo contratto firmato un anno fa con i giallorossi in scadenza nel 2018; 2) una società presenta un’offerta altissima che convince Pallotta & Co. a cederlo.
Dopo che il Psg ha sborsato 50 milioni per David Luiz del Chelsea, la Roma valuta Benatia non meno di 40. Detto questo, se qualcuno mette sul piatto 35 milioni si può iniziare a parlarne concretamente.
L’unico club che sembra disposto ad avvicinarsi a queste cifre è il Manchester City, a caccia di un difensore da affiancare a Kompany per lanciare l’assalto alla Champions. Gli inglesi hanno promesso al marocchino un ingaggio da «top player»: 4 milioni di sterline lordi, al cambio circa 5 milioni di euro, oltre ai bonus. Alla Roma ne girerebbero 30-31, ma non basta.
E allora l’attivissimo procuratore Moussa Sissoko sta facendo il giro delle sette chiese in Europa per alimentare l’asta. Il Barcellona è interessato a Benatia, ma gli ha fatto capire di non essere disposto a follie per assicurarselo. Il messaggio dalla Catalogna è uno per tutti: chi sceglie il Barça non deve pretendere la Luna. Il Bayern Monaco osserva da posizione più defilata, mentre il Chelsea guarda ad altri obiettivi. E allora a Benatia non resta che convincere il Manchester City, dove gioca il suo amico Nasri, ad avvicinarsi alle richieste della Roma.
Nel frattempo Sabatini ha raggiunto Pallotta, Baldissoni e Zanzi a Orlando. Sono le ore in cui si decide il piano di mercato, vagliando anche i possibili sostituti di Benatia. Tra i tanti nomi graditi c’è Nastasic, che gioca proprio a Manchester. Ma la vera urgenza diventa il terzino sinistro dopo l’infortunio di Dodò. Un’altra lunga estate è appena iniziata.
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