La conclusione è (finalmente) vicina. Si è concesso qualche ora da dedicare alla sfida con il Frosinone, ma poi tra oggi e domani, Walter Sabatini chiuderà la trattativa con il Genoa per Perotti, che a meno di cambiamenti improvvisi dell'ultimo minuto scenderà in campo nel pomeriggio contro la Fiorentina in quella che comunque sarà a prescindere la sua ultima gara in maglia rossoblù. E la Roma magari si aspetta già un primo «favore»: fermare i viola sul campo prima del trasferimento definitivo nella capitale.
rassegna stampa
La Roma chiude con Perotti
L’argentino oggi gioca col Genoa, poi sbarca nella Capitabile. Ultimo assalto ad Adriano. Sabatini prova a spingere Doumbia al Fenerbahce e Uçan alla Samp
Uno scenario confermato per quanto possibile anche da Gasperini nella conferenza stampa della vigilia: «Non so cosa potrà succedere nelle prossime ore, ma finché rimarrà qui Perotti giocherà. Non ci sono garanzie né sicurezze - ha aggiunto il tecnico - ma credo che fino a lunedì non succederà niente. Sarà il giorno dei fuochi di artificio, poi sei in caso saranno bagnati non scoppieranno».
La Roma d'altronde, ha preso ulteriore tempo perché convinta di poter chiudere l'affare in qualsiasi momento, tanto che il viaggio milanese di Sabatini si è concentrato principalmente per sistemare le altre operazioni in grado di regalare nuova liquidità al club. La cessione a titolo definitivo del baby Mazzitelli al Sassuolo per circa 3 milioni (i giallorossi potranno riacquistare il ragazzo grazie ad una scrittura privata) ha infatti aumentato il raggio d'azione per il resto del mercato. Un bottino utilizzabile proprio per il prestito oneroso di Perotti, poco inferiore ai 3 milioni (più altri 8 per il riscatto definitivo a giugno), o in caso da reinvestire su altri obiettivi rimasti in stand by. Intanto il dg Baldissoni non lascia indizi: «Tra poco svanirà la vostra curiosità, posso soltanto dire che non arriverà un altro difensore centrale». Sabatini infatti non ha abbandonato ancora l'idea di regalare a Spalletti un esterno di fascia, completamento diventato nelle intenzioni ancora più necessario dopo aver registrato il doppio infortunio a Digne e Torodisis (fermo per 3 settimane). Ma soltanto a certe condizioni.
In giornata verrà avanzato un nuovo tentativo per Adriano, non convocato ieri da Luis Enrique nella super sfida vinta dal Barcellona contro l'Atletico Madrid. Nonostante il sì del giocatore, il club blaugrana non è comunque convinto di cedere il brasiliano in prestito secco fino al prossimo giugno preferendo anche per motivi contrattuali la cessione a titolo definitivo. E almeno in questo caso i tempi tecnici per l'operazione sembrano aver superato la scadenza massima. Anche perché l'arrivo di un giocatore straniero (oltre Perotti) sarebbe possibile soltanto di fronte ad una cessione in grado di liberare un posto nella lista Uefa.
In discesa le quotazioni per l'addio di Torosidis (Genoa e Bologna ci hanno provato nuovamente negli ultimi giorni), così come per Castan, per niente convinto di lasciare Roma e accettare una delle tante proposte arrivate dal Brasile.
Bloccato al momento anche l'asse col Fenerbahce legato alle questioni Doumbia e Ucan. Il rifiuto dell'attaccante ivoriano al trasferimento in Turchia ha infatti lasciato in stand by il passaggio in prestito del centrocampista alla Sampdoria (serve il benestare del club turco). Nelle prossime 48 ore ci si proverà di nuovo, altrimenti a Trigoria valuteranno la possibilità di trattenere Doumbia fino a marzo, termine ultimo della finestra cinese del mercato.
(A. Serafini)
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