Ormai anche la piccolabottega dietro casa dispone di un sitointernet e vari profilisocial dove pubblicizzare il prodotto che immette sul mercato, magari rionale. E il calcio, uno dei più grandi business del pianeta, si adegua. Gli uffici stampa dei grandi club si avvalgono di professionistieccellenti per migliorare i contenuti e soprattutto per aumentare il numero di follower. Perché, in fondo, la legge di mercato è sempre la stessa. Più si è visibili, più si attirano sponsor e soldi.
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La mappa del tifo sui social
Gli uffici stampa dei grandi club si avvalgono di professionisti eccellenti per migliorare i contenuti e soprattutto per aumentare il numero di follower
In questi giorni Result Sports ha reso noti i dati di una ricerca capillare con la quale, ogni semestre, mette a confronto la presenza dei grandi club nel mondo dei social e i relativi follower. I risultati - come riporta "Il Tempo" - meritano un approfondimento. Sul gradino più alto del podio troviamo il Real Madrid, che supera i242 milioni di «seguaci», soprattutto attraverso Facebook e Instagram, anche se gli oltre 50 milioni su Twitter sono un numero altissimo. I Blancos precedono gli avversari di sempre del Barcellona, secondi con circa 2 milioni di affezionati in meno. Fino al sesto posto, poi, è dominio inglese, con il Manchester United terzo, il Chelsea quarto, l'Arsenal sesto e il City settimo. In mezzo al gruppo, i tedeschi del Bayern Monaco, quinti con poco meno di 80 milioni di «discepoli».
La prima squadra italiana in classifica è, neanche a dirlo, la Juventus. I bianconeri si accomodano in ottava posizione, un ottimo risultato figlio anche dell’acquisto dell’anno. CristianoRonaldo, infatti, è una calamita vivente e la società di Torino, oltre che a prenderlo giustamente per le eccezionali doti tecniche e fisiche, lo ha fatto anche per aumentare la propria visibilità. Molto bene, nonostante il periodo poco felice, anche il Milan. I rossoneri sono undicesimi, sopra il BorussiaDortmund e la prima squadra che non milita in uno dei maggiori campionati d’Europa, il Galatasaray. I turchi, tredicesimi, possono contare su più di 28 milioni di web-spettatori. Un dato importante per una società fuori dall’elite. Al ventesimo posto c’è l'Inter, che con 17 milioni e trecentomila follower batte le finaliste della Coppa Libertadores BocaJuniors (22esima) e RiverPlate (24esima). A far balzare avanti i nerazzurri, il milione abbondante di sostenitori sulla piattaforma SinaWeibo, amata soprattutto dai cinesi e quindi affine alla nuova proprietà.
Cinque posti dietro c'è la Roma. I giallorossi sono 25esimi, con quasi 15 milioni di ammiratori. "Vogliamo conquistare visibilità nel mondo anche grazie all’utilizzo dei social", aveva detto James Pallotta. E i risultati gli stanno dando ragione. Il lavoro del genio della comunicazione romanistaPaul Rogers è evidente. L'inglese, che ha lavorato quasi quindici anni al Liverpool, ha conoscenze e capacità. E la Roma sfonda sui social, anche grazie all’ironia. "Ci piace essere divertenti - dice Rogers - e il pubblico apprezza".
Sul gradino numero 50, la Chapecoense, diventata purtroppo famosa a causa della nota tragedia aerea. La Fiorentina è 84esima, mentre il San Lorenzo (la squadra per la quale tifa papa Francesco) è 122esima. Il Fulham di Ranieri 132esimo precede di sei posizioni la Lazio. I biancocelesti galleggiano in una zona dove si trovano squadre semisconosciute come il Pune City e il Club Africain, la loro comunicazione sarebbe forse da rivedere. In Scozia, il Celtic, con quasi 3 milioni di «amici», doppia i Rangers.
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