(Il Tempo - E.Menghi) Lo stadio si svuota, le strade si riempiono. I tifosi romanisti alzano la voce, un po’ per ribellarsi e un po’ per sostenere la propria squadra.
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La lunga giornata della protesta giallorossa
(Il Tempo – E.Menghi) Lo stadio si svuota, le strade si riempiono. I tifosi romanisti alzano la voce, un po’ per ribellarsi e un po’ per sostenere la propria squadra.
La giornata comincia a via Allegri alle 10 del mattino sotto la sede della Figc dove si svolgerà un sit-in di protesta al grido «mo’ basta». Previsti un centinaio di partecipanti, spinti dalla rabbia verso il sistema calcio: «Protesta pacificamente contro la continua mancanza di rispetto della Figc e della classe arbitrale nei confronti della Roma e dei suoi tifosi», è il motto che dà vita alla manifestazione. A far scattare la scintilla l’ultimo rigore negato al Torino nel derby con la Juve. Già il 9 novembre, i romanisti si erano dati appuntamento in via Allegri per contestare i presunti torti arbitrali subìti, ma fu un vero flop. La Roma era prima in classifica e solo una decina di persone raccolse l’invito.
Stavolta le motivazioni ci sono, ma la pioggia rischia di compromettere tutto. È previsto brutto tempo anche a Firenze, ma i tifosi della Fiorentina si raduneranno alle 15.30 in Piazza della Repubblica per protestare contro la Lega Calcio. Romanisti e viola sono solidali contro il sistema.
Lo stesso che non permette ai giallorossi di entrare allo stadio stasera: andranno fuori e il rischio sicurezza aumenta. Le forze dell’ordine sono in pre-allarme. Stavolta i tifosi ci saranno davvero fuori l’Olimpico. Dentro saranno circa 18 mila: 12 mila i biglietti venduti, 6 mila gli abbonati (non di curva o distinti sud ovviamente) e solo 300-400 interisti in trasferta.
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