La Roma cade a pezzi e Di Francesco non sa più a che santo votarsi: "Prima di venire in conferenza sono passato al Divino Amore perché abbiamo un altro problema ora: Manolas ha preso un brutto colpo e quasi non cammina. Una bella preghiera potrebbe aiutarci...". Ride per non piangere il tecnico romanista, mentre annuncia l'ennesimo infortunio stagionale, il 38° dalla preparazione estiva ad oggi.
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KO anche Manolas, Di Francesco: “Andiamo al Divino Amore”
Il difensore greco si è fatto male alla coscia in allenamento. Il tecnico: "Una bella preghiera potrebbe aiutarci..."
Il difensore greco si è fatto male alla coscia in allenamento, è partito comunque con la squadra per Cagliari e in mattinata dovrà sostenere un provino. Le sensazioni ieri sera erano negative, si scaldano Fazio e Marcano, che insieme hanno giocato 244’ in campionato, ma solo una volta da "coppia", nella disfatta casalinga con la Spal. Nelle 3 partite da titolare dello spagnolo sono arrivate altrettante sconfitte e solo quando ha sostituito Manolas nel secondo tempo col Frosinone ha potuto festeggiare. Di Francesco non ha molta scelta, in questa settimana ha visto meglio lui di Jesus e ha ritrovato 3 giorni fa Fazio, reduce dall’infortunio alla caviglia.
Sugli esterni Florenzi e Kolarov, destinati a riposare mercoledì in coppa, a centrocampo i reduci Cristante, Nzonzi e Zaniolo nel ruolo di Pellegrini, che per fare presto si è rifatto male e tornerà a fine dicembre: "A volte - spiega l’allenatore - ad essere frettolosi si può incappare nei rischi. Ogni volta c'è una botta, una storta, una ricaduta, qualcosina ti fa pensare".
La lista dei convocati parla da sola: fuori De Rossi, El Shaarawy, Pellegrini, Coric, Karsdorp e Dzeko, che ha approfittato del sabato libero per passare il weekend in Bosnia tra amici ma domani sarà a Trigoria a lavorare. A Cagliari al suo posto ci sarà ancora Schick, con Under e Kluivert ai lati. Pastore "ha più possibilità di Perotti di giocare, ma nessuno dei due dall'inizio" e allora i rinforzi arrivano dalla Primavera: il 18enne attaccante D’Orazio e il 17enne centrocampista Riccardi, che è «un ragazzo di prospettiva». Magari un altro Zaniolo.
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