(Il Tempo - E.Menghi) -Leggi Juventus-Roma e pensi all’Italia di Prandelli. Perché c’è tanto di azzurro nella sfida scudetto del 5 gennaio.
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Juventus e Roma giocano per Prandelli
(Il Tempo – E.Menghi) – Leggi Juventus-Roma e pensi all’Italia di Prandelli. Perché c’è tanto di azzurro nella sfida scudetto del 5 gennaio.
Si potrebbe creare una formazione intera, riserve comprese, attingendo solo dalle due squadre che lottano per il titolo in campionato: sono infatti 18 i giocatori potenzialmente convocabili per la spedizione in Brasile, 11 bianconeri e 7 giallorossi. Conte allena 6 titolarissimi della nazionale, dal portiere Buffon, alla solida difesa composta da Chiellini, Barzagli e Bonucci, passando per la regia di Pirlo, assistito da Marchisio.
Ma c’è un’altra parte bianconera che spera nel Mondiale: Ogbonna vanta 9 apparizioni ed è quasi certo di essere sul volo con i compagni, Peluso ha giocato 3 partite con l’Italia, segnando anche un gol, Giovinco in Brasile ci è già stato per la Confederation Cup e spera di tornarci, Quagliarella è fuori dal giro dal novembre del 2010, ma la sua esperienza potrebbe far comodo, mentre De Ceglie sa che è una missione quasi impossibile.
Dei titolarissimi nel 4-3-1-2 di Prandelli, Garcia ne allena soltanto uno: De Rossi. Ma Florenzi è in rampa di lancio e il ct azzurro lo tiene in grande considerazione. Totti e Destro sono potenziali titolari nell’undici italiano, ma con storie diverse. Il capitano ha detto «nì» a un possibile ritorno in nazionale, tenendo la porta socchiusa dopo l’addio del 2006, ma Prandelli non ha mai alzato la cornetta. Allo Stadium sarà l’osservato speciale del ct bresciano, che non potrà ignorarlo se a giugno sarà al top della condizione. Sulla bilancia dell’età basterebbe mettere dall’altro lato Destro, per non peccare d’incoerenza con la predilezione per i giovani manifestata a più riprese da Prandelli. Mattia ha rimesso piede in Serie A facendo rumore, con 3 gol in 3 presenze e tanti mesi davanti per dimostrare di meritare un posto in Brasile. Gli straordinari con la Roma gli torneranno utili: anche ieri si è allenato a Trigoria, assieme a Pjanic, Benatia e De Rossi, in attesa della ripresa degli allenamenti in programma domani.
Le speranze azzurre di Borriello si sono un po’ affievolite proprio con il ritorno in squadra di Destro, ma un barlume resta acceso. De Sanctis ha lasciato la nazionale il marzo scorso, ma se la chiamata dovesse arrivare, cosa che non si augura (o almeno così dice), un pensierino ce lo farebbe eccome. L’ultimo giallorosso in lista d’attesa è Balzaretti, alle prese con una pubalgia fastidiosissima (oggi dovrebbe tornare a Trigoria), ma che confida in una maglia in Brasile, se non altro per mancanza di reali concorrenti sulla fascia.
Insomma, Juventus-Roma non è solo una sfida scudetto, ma anche un’anteprima Mondiale. Italia a parte, nelle due rose ci sono rappresentanti di 12 delle 32 nazionali qualificate: la Svizzera di Lichtsteiner, la Spagna di Llorente, il Cile di Isla e Vidal, il Ghana di Asamoah, la Francia di Pogba, l’Uruguay di Caceres, che sfiderà gli azzurri nel girone, la Grecia di Torosidis, la Bosnia di Pjanic, l’Olanda di Strootman, gli Usa di Bradley, la Costa d’Avorio di Gervinho e il favorito Brasile di Maicon. Per Castan e Tevez, invece, il Mondiale è paradossalmente lontano.
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